Al Pregiatissimo Signore

Il Signor Giovanni Ricordi

Editore di Musica in

Milano

 

Carissimo Signor Giovanni

Costantinopoli 9 Marzo 1850

Ho ricevuto la sua carissima lettera delli 19 p.p. febbrajo, come pure mi pervenne il pacco A.M.N° 108 entro al quale con sommo piacere ricevei il mio Scherzo ossia la Baby Polka.

Veramente non so con quali termini ringraziare la di Lei bontà per tutta la premura che si è dato sia nel far eseguire il piccolo disegno dal bravo Focosi, come per l’elegante edizione della musica.

La Dama che ne diede l’idea è rimasta molto contenta, solo trova che in alcune figure fu cangiato i delineamenti del viso però ad onta di ciò ripeto che ne fu sodisfattissima [sic] ed anzi mi comise [sic] di esprimerle la sua riconoscenza.

Non mancai di farle intendere il praragrafo [sic] della di Lei lettera dove le fa complimento per il gentile pensiero di quella vignetta e ciò, da quanto ho potuto conoscere, pare che abbia solleticato il suo amor proprio.

Non è altro che un piccolo scherzo la musica di quella Polka che improvvisai una sera in un momento di allegria, ma essendo ornata di una litografia che ricorda le nostre piccole serate carnevalesche qui tutti la vogliono, per cui le venti copie che Ella gentilmente mi regalò sono già state date a tutte le persone della famiglia e non me ne sono restate onde darle a tante persone che la desiderano: dunque se Ella avesse la compiacenza di mandarmene ancora 40 copie più presto che fosse possibile mi farà cosa gratissima.

probabilmente [sic] Ella avrà da spedire a qualche persona dimorante in questo paese della musica, se vi unirà le su dette quaranta copie della Polka sarà un mezzo sicuro acciò mi provengano.

Basta faccia come Lei crede meglio.

Quanto prima sodisferò [sic] il mio debito verso di Lei intanto radunerò moneta.

Veniamo a noi. Come Le dissi nell’ultima mia visitai le parti, ma nulla vi rinvenni onde avere una prova sicura di quanto passa intorno al nostro affare.

Ho messo nuovi indagatori onde scoprire realmente se il requisito irrefragabile [sic] si trova o no presso questi Signori, avendo saputo da una certa parte che giorni sono arrivarono carte da Milano. Non manco Le assicuro di fare quei passi più necessari, ma devo confessare che alcuni da Milano devono aver istruito una certa persona come si deve.

Se l’ultimo tentativo andrà fallito, non resterà per noi altra ancora che il momento della partenza dell’oggetto in quistione.

A giorni avrò finito la partitura della mia Matilde e troverò mezzo sicuro onde arriva nelle sue mani. Vi unirò pure una Riduzione del mio Inno nazionale turco fatta da Madama Carolina Pons per piano forte a quattro mani la quale non manca di pregi, e che certamente qua se ne potrà smerciare molte copie.

Presto andrà qui in iscena il Nabucco del Verdi, sarà mia cura dargliene esattissime notizie dell’esito dopo la prima rapresentazione [sic] che si dice sarà martedì prossimo. Tanti saluti al Tito e a tutta la famiglia. Mi conservi l’amabile sua affezione e mi creda a tutte prove

Il Suo Amicissimo

Angelo Mariani

 

P.S.

Nel primo pot pourri [sic] sopra motivi della opera Maria di Rohan di Diabelli N° 15451. la pagina 14 è stata stampata al rovescio per cui non si potrà editare. Dunque la prego di mandarmi colla prima occasione le pagine 3.4.13.14. che così corrispondono sul libro.

A P.S.

Dirà all’amico Muzio che quanto prima le scriverò.

Mi raccomando di mandare qualche persona alla loccanda [sic] dell’ancora per quel mio baullo che colà si trova, come già le dissi in una mia lettera, ma che Ella non mi dice nulla su ciò.

Transcription by Attilio Giovagnoli, Luigino Pizzaleo


Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 1
Size 279 X 219 mm

Letter name LLET010289