Al Pregiatissimo Signore

Signor Giovanni Ricordi

Editore di Musica in

Milano

Col Vapore del Lloyd Austriaco

 

Caro Signor Giovanni

Costantinopoli 22 Marzo 1851

 

A questi ultimi giorni si è andato in iscena col Poliuto di Donizzetti. Non istarò qui a fare l’analisi di questa musica la quale è già conosciuta in quasi tutti i principali Teatri d’Italia, e molti eruditi ne ragionarono con accuratezza di esame e non indulgente rettitudine di giudizio. L’esecuzione in generale fu commendevole; senonché in alcune parti lasciò qualcosa a desiderare. La Signora Penco eseguì la parte di Paolina: essa sarà sempre una graziosissima cantante in opere di mezzo carattere, ma in musiche drammatiche, o vogliam dire di genere grave, non dispiacerà mai, ma non desterà né anche entusiasmo, dappoiché la sua voce non ha quel timbro vibrato e di slancio che si converrebbe. Ciò nulla ostante disse bene la sua cavatina di sortita; sebbene alcuni passi di agilità nella cabaletta per volerli eseguire con troppa prestezza le riuscirono alquanto barocchi. Ebbe altri momenti felici e le fu fatto replicare la cabaletta dell’ultimo duetto (Il suon dell’Arpe angeliche).

Cabaletta che per se stessa, anche senza essere eseguita con tutto lo slancio e l’anima che farebbe mestieri, e di effetto sicuro, e pel suo brio e la sua popolare melodia strappa all’uditorio involontari gli applausi. Pel Tenore Prudenza se per lo passato vi ho detto che era freddo, in questa Opera è insopportabilmente gelato, di guisa che bisogna pur confessare che la parte di Poliuto non è stata eseguita. La parte di Severo è affidata al baritono Corsi il quale la disimpegnò da quel valente artista che egli è. Mi duole che la sua cavatina di sortita è un po’ bassa per le sue corde vocale [sic] il che gli ha tolto una parte dell’effetto che avrebbe potuto produrre. L’Opera è montata magnificamente e le scene del Pittore Merlo sono senza esagerazione stupende.

Si stà provando il Mosè nuovo dell’immenso Rossini e fra non molti giorni andrà in iscena.

A. M.

 

 

Caro Signor Giovanni

Costantinopoli 22 Marzo 1851

 

Ho ricevuto la copia dell’Inno. Veramente magnifica edizione. Io ne sono rimasto meravigliato come pure i Signori ai quali le mostrai. Io ho già incominciato a fare i miei passi perché sia presentato al Sultano. Spero che nel venturo mese se ne avrà qualche risultato.

Ho ricevuto parimenti le copie della Fidanzata del Guerriero e le mie romanze. Quanti ringraziamenti Le ne debbo fare!

Mi spiace che non potrò più ricevere la Gazzetta come ritraggo dall’ultimo avviso inserito nel N°9 spero però che di quando in quando troverà qualche mezzo per farmela avere.

Vorrei comprare il Dizionario della Musica di Lichtental [recte Lichtenthal]. Mi faccia il piacere di acquistarne una copia per mio conto e di tenerlo presso di sé fino a mio ordine.

Scrivo come vede in fretta questa lettera. mi scusi e mi creda sempre

 

Il Suo aff.mo Amico

Angelo Mariani

Transcription by Attilio Giovagnoli, Luigino Pizzaleo

Named works
Poliuto

Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 1
Size 276 X 220 mm

Letter name LLET010311