Sanremo - 15 – 10 – [1]930

Carissimo Renzo,

ci tenevo a trovarmi ieri costì, anche perché avevo promesso che non più tardi del 15 avrei consegnato il 2° atto. Manca ancora una parte del duetto poiché l’atto consterà di circa 240 pagine di partitura ed io sono alla 210. Io credevo che la riunione a Roma fosse per sabato ed invece è per venerdì, quindi devo partire stasera. Non mando il lavoro perché trattandosi di tre giorni (io sarò a Milano domenica sera o al più tardi lunedì mattina) non voglio affidarlo alla posta. Intanto non ho perduto il mio tempo ed ho composto la scena della rivolta che, a causa di Forzano, era rimasta in sospeso. Ora siamo a posto. Ti mando il libretto dell’atto terzo. Manca, alla fine quello che dovrà dire Signorello che non è facile e Forzano ha ragione di volere pensarci su, a parte il fatto di stabilire se a Cesare Borgia premeva più l’Italia una oppure accapararsi [sic] le provincie per sfruttarle a suo comodo, se Macchiavelli [sic] aveva torto o ragione e se veramente il “Signor Giovanni["] pensasse alla grande Italia! In ogni modo lo affermano diversi e tra questi per comodità sceniche e patriottiche possiamo testimoniarlo noi benché ... in realtà non ne sappiamo niente! Ma in ogni modo il finale è fatto ed è cosa grandiosa e commovente: bisogna sentirlo di seguito dalla marcia delle bande nere attraverso le parole della donna e dopo la rivolta dei soldati (che, come vedrai è stata alquanto attenuata) per rimanerne presi. E se questo capita anche a me, molto critico, anche perché abituato troppo alla bella musica dei grandi, spero che succederà necessariamente al pubblico. Insomma il I° è un atto per la Ia metà sereno e dolce, frenetico nella 2a metà. Il II° è violento nella prima parte, grottesco nella 2a e lirico sentimentale al duetto. Il terzo è “travolgente” dal principio alla fine. Il 1° durerà circa 35 minuti – 1 ora il secondo – 30 minuti circa il terzo.

Ma il giorno che avrò scritto la parola fine sarà un grande giorno!

Arrivederci lunedì mattina. A Roma cercherò di Macchi e vedrò di sintetizzare. Per i miei contratti sono a posto perché essi mi erano stati restituiti e li ho trovati e te li porterò. Ora assetteremo l’affare Forzano, tanto più che tutti sono in buona fede e lietissimi di farmi cosa gradita.

Cordiali saluti al Comm Clausetti.

Ricordami a tutti i tuoi cari Ti abbraccio

aff Gino

 

[Nel margine superiore della pag. 3, perpendicolarmente rispetto alla scrittura: «Accludo le didascalie dell’atto secondo cambiate.»]