Date: 14/7/1932



Place: Sanremo, Imperia

ID: LLET010736




SANREMO lì 14 / 7 / 1932
Carissimo Commendatore,
ricevo telegramma da Torre che mi comunica il benestare di Barattolo per Napoli con Palla de’ Mozzi.
Io dovrei andare per dicembre-gennaio; sono contento = così per ora due grandi teatri li abbiamo.
Per Roma è fissata la mia scrittura dal I° marzo al 15 aprile perché dopo ho l’impegno con l’On. Del Croix per la primavera fiorentina.
Ho lasciato libero il febbraio, nonostante le insistenze di Torre perché io resti a Napoli; voglio attendere notizie da Palermo, dove Casali ha messo Palla de’ Mozzi in programma con o senza la mia direzione; ma ciò se é [sic] lusinghiero é [sic] anche preoccupante poiché conosco le masse ed i mezzi artistici di Palermo e, nonostante la certezza di una fatica improba, mi piacerebbe andare a tentare il miracolo in persona, tanto più che si tratta del mio paese.
Ma la vera difficoltà é [sic] che a Palermo quest’anno vogliono fare il carnevale (e mi pare una bizzarra e pericolosa idea!). Il Casali vorrebbe inaugurare la stagione con Palla andando in scena il 26 dicembre.
In tal caso io non posso potrei occuparmene. Ho quindi pregato la Signora Llacer-Casali, alla quale devo queste informazioni, di scrivere al marito se non sia possibile di portare più avanti la stagione, per es. sino a fine febbraio e metter Palla verso la metà di questo mese. Ed interesserò anche gli amici di Palermo.
Per Genova d’accordo con Marchi e Bavagnoli s’era tentato di fare un cambiamento in questo senso: io sarei andato a Roma soltanto per Palla de’ Mozzi in fine marzo ed invece il Reale avrebbe rilevato Bavagnoli dal Carlo Felice per tutto quel mese, mentre io avrei preso il suo posto dirigendo la mia opera ed altre. Ma il conte d’Ancora ha negato la sua approvazione al progetto ratificando invece l’accordo precedente con me. E forse é [sic] meglio così perché in questo momento il terreno teatrale é [sic] alquanto infido; vi é [sic] una caccia ai posti che impressiona e chi li ha é [sic] bene li tenga.
Nondimeno io ho scritto all’On. Marchi che in febbraio sono libero ancora e che se decidesse di dare l’opera potrò fargli tutte le facilitazioni possibili.
Scriverò anche a Forzano perché dica una parola per Torino. Non so se al Regio ci sia già il direttore, in ogni modo io parlo per l’opera e non per me, anzi sarei contentoissimo se la dirigessero altri ed ho scritto la stessa cosa all’On. Marchi per Genova, ma é [sic] naturale che se un’impresa può avere me anche per altre opere, non le dispiacerebbe di poter cogliere i famosi piccioni con la celebre unica classica fava!
In quanto alla Scala ho poi saputo che il Comm. Mataloni da tempo aveva scritto al Consorzio comunivcando che lo scambio dei direttori non era possibile rifiutandosi il De Sabata di andare a Roma; ma ieri il Mulé mi affermava che il Comitato del Reale non aveva avuto alcuna comunicazione scritta; ed in ogni modo perché il fallimento della combinazione proposta doveva portare come sicura conseguenza l’esclusione della collaborazione simultanea di due direttori di fama? Invece chi conosce bene il teatro e gli uomini comprende subito che la conseguenza sarebbe stata proprio questa e non altra, perché lasci che glielo dica, caro Commendatore: di uomini come Marinuzzi non ne girano tanti fra i colleghi!
Ormai la cosa é [sic] fatta e non se ne parli più; soltanto la pregherei di tastare il terreno alla prima occasione riguardo alla possibile ripresa di Palla de’ Mozzi alla Scala. il successo non si può certo negare; opere nuove pare non ne vogliano dare e si attaccano al repertorio; dunque si potrebbe riprendere la mia. Per me la può dirigere chi vuole; se poi la facesse De Sabata, che ne era impressionato ne sarei felicissimo. Altrimenti aspetteremo e per quest’anno ci contenteremo di Roma e Napoli ove non venga fuori qualche altro teatro o non si realizzi Palermo.
Per le Cantatrici Villane a Roma non so se il Comitato le abbandonerà però io ho già fatto conoscere le difficoltà e l’impossibilità di occuparmene. Appena avrò finito di confrontare le edizioni Le rimanderò le partiture.
La prego dirmi se la Casa Ricordi ha ancora intenzione di pubblicare l’altra serie di solfeggi, perché in tal caso in quest’estate potrei vedere di comporre i tre promessi.
Con cordiali saluti per Lei e famiglia anche da parte dei miei
aff(ezionatissi)mo
Gino Marinuzzi
 
Nella prossima settimana rimanderò le parti staccate di Palla. In quanto ai tagli del I° atto metterei al primo (quello breve) taglio facoltativo ed al secondo: A teatro si passa dal ... al ... – oppure si può mettere per tutti Taglio dal ... al e fare una breve annotazione sulla pagina dove sono elencati gli strumenti – così:
Tutti i tagli segnati sono approvati dall’autore.
Transcription by Paola Meschini

Named works
Palla De' Mozzi


Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing typescript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 3
Size 275 X 215 mm

Letter name LLET010736