Date: 5/9/1898



Place: Pesaro

ID: LLET010861




[N.628/N.25]

[Pesaro] 5 sett. '98 =

Carissimo Commendatore,

rispondo subito alla sua d'ieri, e Le dico, prima di tutto, che stanotte ho terminato di strumentare il Sole, il che vuol dire che mi sono levato dal petto la più terribile delle spine.– Non può credere quanto mi è costata la strumentazione di questo pezzo: certe pagine mi hanno tenuto al tavolo fino a 4 ore ciascuna: la notte scorsa, lavorando quasi 9 ore, ho scritto appena 2 pagine.– È cosa da far paura.– Ora che ho finito questo lavoro spaventevole, non mi pare neppure vero.– Però, le giuro che pare un metodo di orchestrazione.– Le difficoltà dell'arpa credo che sieno quasi insuperabili.- Dopo Roma, cambieremo..... a proposito: mi può far mandare la parte dell'arpa del 2° atto?...

Ho ricevuto il primo atto inciso; ma non l'ho ancora riguardato: però mi ha fatto buona impressione a prima vista.–

Oltre il Sole finito (lo spedirò domani, perché mi serve per i richiami del 3° atto) ho già strumentato anche 35 pagine dell'ultimo atto.– Oramai non mi restano che 60 pagine, ed il giorno 10 corrente tutto sarà ultimato.– Io conto di venire a Milano il giorno 12 per trovare Lei di ritorno dalla sua breve vacanza, e per trovare Tito in procinto di partire per la Germania.–

Anzi, ho avuto anche una lunga e bella lettera di Tito, al quale risponderò domani, perché ora è mezzogiorno e non sono ancora andato a letto.– Mi dice che Lei stesso ha scritto gli arpeggi del 2° atto che Carignani aveva così terribilmente contraffatti.– La ringrazio di vero cuore!– Per l'altro cambiamento, che Tito mi ha trascritto in un pezzetto di carta, non mi rimane che rilasciare lo sta bene.–

L'avermi mandato copia del contratto di Roma, è stato per parte Sua un atto estremamente delicato: ora mi sorprende di sentire che si teme che a me non sia piaciuto troppo.– Per abitudine, già, io non trovo mai eccezioni in ciò che fa l'editore nel mio e nel suo interesse: tanto meno avrei potuto trovare eccezioni ora che i miei interessi sono tutelati da un uomo come Giulio Ricordi.–

Approvo, dunque, e con tutto il cuore e tutta la coscienza il contratto di Roma, e La ringrazio di nuovo per avermene mandata copia.-

Tito mi dice anche di chiedere a Lei una somma per la cessione del Poema Leopardiano che il Suo Stabilimento sarà ben lieto di acquistare (Badi! Son parole di Tito).– Io non so cosa dirle: Tito, che è addentro nella faccenda, può fare lui: io sarò sempre contento.–

Intanto La ringrazio di tutto, e con mille saluti affettuosi, mi segno

Suo Devoto

= P.Mascagni =

Transcription by Archivio Ricordi

Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 1
Size 210 X 135 mm

Letter name LLET010861