Caro Ricordi

Parma 28. Marzo 1852.

Non ti scrissi dopo la prima recita del mio Luigi V perché so che non ha molto bene surrogato l’amico Torrigiani.

Ora ho la compiacenza di dirti che nelle sere successive il successo si accrebbe in modo straordinario, di guisa che mi si assicura che non si ricordano in Parma applausi così prolungati, unanimi e frenetici come per questa circostanza. Anche jer sera fui chiamato 4 volte al proscenio dopo la Cavatina della Gazzaniga, 3 volte dopo il Duetto della stessa con Ferretti, 1 dopo il Largo del Finale, 6 dopo la stretta, 3 dopo l’aria di Ferretti, 3 dopo un Adagio detto insuperabilmente dalla Gazzaniga, 8 dopo il finale ultimo, nel quale la Gazzaniga è somma, in tutto il rigor del termine. L’opera si riprodurrà, pare certo, e a Modena e a Bologna. Scusa dell’amore paterno forse soverchio che tengo per questo mio lavoro, salutami Tito, e tutta l’ottima tua famiglia, Cerri, il Giovannino; e a rivederci Mercordì. Addio di cuore

Tuo Aff.

A. Mazzucato