Firenze, li 26. 1. 919.

Mio carissimo amico Carlo

Grazie per la cara tua e per l’affetto che mi serbi.

Sono felicissimo pel successo ottenuto a Roma con i tre lavori Pucciniani. Ricorderai il mio entusiasmo che espressi a te ed all’egregio Comm. Tito per la Suora Angelica che avevo allora sentito dall’Autore – anche il Tabarro lo conoscevo e ne ero (come ne sono) entusiasta.

Lo Schicchi mi ha divertito tanto tanto e tutti giorni lo ripasso per mettermi di buon umore. Anche le dita si divertono coi tasti vicini.

Ti sarò grato se vorrai mandarmi, oppure prestare, la «Nave» del Montemezzi – mi interessa tanto conoscerla.

E l’amico Zandonai cosa fa? .......................................

Il Macigno è pubblicato? ........................................

Ho strumentato gli undici pezzi per Piano del Van Westerhout intitolati «Insonnii» e sono riusciti tutti interessanti.

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Ho ricevuto una lettera dalla Casa ove mi avverte avermi spedito in 4 pacchi le parti Coro delle Laudi alla Vergine di Santo Verdi. Ho mandato subito la lettera alla Marchesa Nagliati ed alla Sig^ra [Rosser] che fanno parte del Comitato pel Concerto di beneficenza nel quale si eseguiranno (se potranno raggiungere un buon numero di voci) le «Laudi.

Le suddette Signore telegrafarono a mio nome e fecero spedire la musica a me per darmi più da fare, oltre a prestarmi gratis, come da 4 anni e mezzo faccio con tutti Pazienza!! ...

La salute è buona e mi auguro che nessuno vorrà togliermi il pane quando ne avrò bisogno.

Saluti ed auguri sempre fervidi, a te, all’ottima tua Consorte e cari figli da mia moglie e da me.

Tuo amicissimo sempre

Leopoldo Mugnone