Cariss.^mo Amico

Verona li 22 Maggio 1843

L’Inno a Pio IX che tu mi chiedi io lo ebbi da un amico di Bologna con un semplice accompagnamento di Forte-Piano. Io poi all’uopo di poterlo fare eseguire nei due ultimi Concerti lo istrumentai a grande orchestra, che col sussidio delle 115 voci, ne ottenni un effetto meraviglioso. Ad ogni concerto se ne volle la replica. Io ti spedisco volentieri tanto la riduzione che ebbi da Bologna, come la stessa mia partitura; che se in qualche altra circostanza dovesse occorrermi, te ne farò cenno perché tu abbia ad imprestarmela. Desidero però che la cosa stia occulta, non volendo essere compromesso. A Verona si ritiene dalla maggior parte che l’istrumentazione fosse pure di Rossini. Tu fanne quel calcolo che vorrai. Da Vicenza ebbi lettera l’altro jeri, dove mi si chiede la partitura, a cui risposi negativamente, non volendo, (come ti dissi) essere compromesso. L’accompagnamento del Forte-Piano è troppo semplice, e monotono. Converrebbe quindi farne delle modificazioni, se credi dietro la partizione, che mi sembra esser bene riuscita. Il tutto riceverai adunque domani, avendo impostato il pachetto [sic] questa mattina.

Non mi fu possibile avere delle informazioni circa il Sig. Brida. Per quanto abbia ricercato nessuno lo conosce.

Me ne informerò ancora.

A rivederci adunque nella ventura settimana, e salutandoti di cuore sono

Il tuo amico

Pedrotti

(Indirizzo)

Signor

Giovanni Ricordi

Editore di Musica

Milano

(Il timbro postale riporta)

FERROVIA

22 MAGGIO