Amico,
Verona Li 24 Luglio 1846
Oggi a mezzo della Diligenza Franchetti ti ho spedito l’originale della mia Romea, che troverai, come dissi al Sig.r Grolli, in gran disordine. Bisognerà che egli abbia pazienza, e che si servi piuttosto dello spartito nuovo ch’io gli ho rilasciato. Di passaggio da Brescia visitai De Bassini il quale sarebbe estremamente contento di fare alla Scala la Romea; egli m’incombenzò di spedirgli l’intera parte per la fine di Agosto, onde studiarsela con premura; che se a quell’epoca fosse sortito alle stampe qualche pezzo potremo inviarglielo, altrimenti gli invieremo una parte manoscritta.
Se avessi trovato un mezzo particolare onde spedirti lo spartito, lo avrei fatto volentieri, ma avendo atteso invano, non volli prolungarne la spedizione, ed è perciò che te lo feci pervenire colla Diligenza. Mi farai grazia speciale, se ne solleciterai la stampa.
Desidero che Tito siasi ristabilito, e ti prego di salutarmelo. Abbimi frattanto qual tuo
Aff.mo amico
Carlo Pedrotti
(Indirizzo)
Signor
Giovanni Ricordi
Editore di Musica
Milano
(Il timbro postale riporta)
VERONA
24 . LUG.O
Milano
26 . LUG.