Amico Cariss.mo
Verona Li 16 Maggio 1851
Ho esaminato il tuo conto che lo trovai a dovere; per cui trovandomi debitore di Milanesi L. 223.15.6. te le spedisco oggi ancora colla Diligenza Franchetti in un pacchetto con N 177 L. Austriache, che se mai vi fosse dello sbaglio nel computo delle Svanziche, me ne addebiterai nel nuovo conto del 1851. La tua delicatezza col ridurre il conto alle Lire 150 è andata tropp’oltre ritenendo forse ch’io avessi incontrate delle spese per la custodia della tua musica, e di ciò te ne ringrazio vivamente; ma siccome, tranne che quella poca cosa che pagai l’anno scorso pel Domino, e di L. 6 Austriache nel decorso Carnevale, altre spese non ebbi per tuo conto, così non sarebbe giusto che tu avessi a soffrire una perdita su di un conto che io ho ritardato anche troppo tardi a soddisfare.
Non mi resta piuttosto che farti una raccomandazione per la stampa della mia Sinfonia, di cui tu me l’hai promesso, che si farebbe in principio di primavera. Quindi mi obbligherai moltissimo, se ciò si potesse effettuare.
Ricordati di non risparmiarmi se hai qualche comando, e caramente salutandoti
sono
tuo amico
Carlo Pedrotti
(indirizzo)
Signor
Giovanni Ricordi
Editore di Musica
Milano