Amico Cariss.mo

Verona Li 23 Marzo 1852

Rispondo alle due tue lettere del 22, e 23 corrente. Ho riferito alla Foroni quanto mi scrivesti sul conto del nolo della Fiorina. Vedremo cosa penserà Gritti, e se avrà un Buffo discreto. In quanto alla Foroni si mostrò molto soddisfatta della domanda delle L. 400, certo però che se la cosa andasse effettuata io te ne compenserò come meglio crederai. Il Marzi mi pregò ancora di trattenere la musica del Rigoletto fino al ritorno del Corriere, sperando che egli potrà valersi di queste parti, per risparmio di porto, giacché le parti se le porterebbero seco loro a Reggio. D’altra parte sperano che tu non gli domanderai tanto pel nolo della Miller e Rigoletto come fece Monti di Bologna che gli chiese L. 3000.

Se però vuoi che decisamente te le spedisca scrivilo subito, ed anche con qual mezzo dovrei inviartela se per condotta, oppure col Corriere, perché né la Diligenza, né i Mastri di Posta prendono pacchi. Ti avverto che la spesa col Corriere è forte. Immaginati che per le parti che mi mandasti del Crispino dovetti pagare L. 6. Centesimi 60 di Dogana, e 40 Centesimi di facchino.

Appena ricevuta la tua seconda lettera mi recai sul momento dallo speditore Avesani che scrisse subito a Mantova per vedere se fosse possibile di far ritornare le Casse, cosa che però sarà difficile, perché quella condotta è partita già da 4 giorni.

La Signora Cecilia Varesi che qui ha sentito i pezzi della Fiorina, scrisse sul momento a Roma a sua sorella Virginia Boccabadati, che assolutamente scegliesse quest’opera nella primavera tanto più che c’è il buffo Soares, a quel Teatro Argentina dove essa è scritturata, credo da Jacovacci.