Amico Cariss.mo

Verona Li 14 Gennajo 1854

Ti rispondo a vista, e domani mattina ti scriverò dopo l’esito della Miller che va in iscena questa sera. Quantunque alle prove la Scotta non abbia cantato a piena voce, pure mi sembra che i suoi mezzi vocali siano migliori di due anni or sono, quando al Filarmonico cantò nel Mosè, e nella Lucia, che per verità allora la sua voce era alquanto patita. La Scotta ha molta intelligenza, e canta bene, però (Detto sempre fra due amici) non mi pare che debba avere tutta quella grand’anima che ci vorrebbe nella Traviata. Potrei anche ingannarmi, perché invece nel 1851 essa destò un grande entusiasmo nel Buondelmonte.

In somma vedremo cosa farà il pubblico questa sera, che a dirti il vero in quest’anno è mal montato. Sommessamente, mi sembra che anche la Boccabadati abbia poca voce pel Teatro Filarmonico, che è piuttosto grande.

Domani adunque ti scriverò nuovamente.

Le 500 Lire della Miller mi furono pagate, non però le L: 50 dei Libretti, ma mi promise di pagarle [questa] sera.

Ti sa[luta] in fretta

Il tuo amico

Pedrotti

(indirizzo)

Signor

Tito di Gio: Ricordi

Editore di musica

Milano

(il timbro postale riporta)

MILANO

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