Amico Cariss.mo

Verona Li 17 Febbrajo 1856

Ho ricevuto jeri la tua lettera coi 400 libretti. Ora ti scrivo di nuovo perché sono interessato dalla Direzione del Teatro di domandarti se tu fossi contento che la prima ballerina Sig.^ra Baratti, tanto bene accetta a questo pubblico, intromettesse nelle quattro stagioni un Passo a due, oppure una sola Variazione. Qualora tu fossi persuaso io permetterei che la Baratti ballasse una Variazione sola, ma non un passo a due perché si allungherebbe di troppo lo spettacolo. Nell’avviso al pubblico bisognerebbe allora annunziare l’aggiunta di questa Variazione non essendo musica di Verdi. Che te ne pare? …

Scrivimi subito in proposito ma in maniera che la tua lettera possa mostrarla alla Direzione. In quanto a me, ti ripeto, permetterei la Variazione (se ne sei persuaso) ma non il passo a due. Fa però che la decisione parta da te, e non che sia come mio suggerimento. Oggi arrivò un Violoncellista da Parma così ne ho cinque. Questa mattina ho provato il quarto atto che piacque moltissimo. Oh! la gran bella musica.

Di cuore ti saluta

Il tuo

Pedrotti

(indirizzo)

Signor

Tito Ricordi

Editore di musica

Milano

(il timbro postale riporta)

MILANO

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