Caro Tornaghi

Verona Li 8 Luglio 1863

Ieri ebbi lettera da Faenza di Bottero dove mi comunica che la Guerra in quattro si darà a Torino per seconda opera, e mi prega quindi di trovarmi colà prima del 18 del corrente perché il 20 si va in iscena colla mia opera. Mi esorta pure di spedirgli immantinente le particelle del Waltz finale per metterlo subito allo studio. Per tua norma Bottero sarà il 10 a Torino. Ti spedisco oggi sotto fascia, colla posta, la partitura del Waltz, e dirai al capo copista che va messo dopo le parole di Candido:

«Ora c’ispiri un brindisi

«La lor felicità.

Questo pezzo farà molto più effetto dell’altro. Converrà quindi far estrarre subito le particelle cantanti, e dei cori, e spedirle tosto a Torino. Per la parte da suggerire fa in modo che ci sia possibilmente una di stampata. Pregherei pure il Capo Copista che vi mettesse entro le parti d’orchestra il solo adagio del quartetto del primo atto tanto trasportato in Si [segno di bemolle], quanto in do (come è in origine), perché il corista essendo a Torino più basso di Milano, vorrei provare se il Bottero potesse cantarlo nel tono come sta scritto, anziché trasportato; e ciò pel maggiore effetto.

Io partirò da Verona il 14 e mi fermerò due giorni a Milano.

Sappi che Jacovacci, che ora si trova in Milano, sta trattando per la prossima primavera i conjugi Aldighieri.

Ecco un’altra circostanza che si presenterebbe pel Mazeppa, nel caso che l’Aldighieri non si combinasse col Salvi per Vienna. La Spezia è partita questa mattina per Milano per raggiungere il marito. Ti prego anzi di fargli rimettere l’occlusa.

A rivederci adunque Martedì.

Tante cose alla famiglia Ricordi, e ti da una stretta di mano

il tuo amico

Carlo Pedrotti

(indirizzo)

Sig.^r Tito Ricordi

Editore di musica

Milano

(il timbro postale riporta)

P.D.

A MILANO DA DESENZANO

9

LUG

63