[1785]

Caro Tito

                                                   Venezia 22 del 1855

Ti scrivo in tutta segretezza, perché l'affare resti fra noi. L'Opera di Apolloni è tale, che Gallo questa mattina si è offerto allo stesso maestro di comprar per conto proprio; ben s'intende per poi rivenderla a te od a Lucca; a quello cioè che fosse per offrirgli asta maggiore. Ti ripeto, te lo scrivo per tua norma, e perché facilmente potrai persuaderti che sarà meglio far l'affare per le diritte. Apolloni è risoluto di non voler perdere la sua proprietà che dopo il pubblico giudizio, e così rispose al Gallo.

Ti dirò di più essere qui giunto il Villanis, famoso marchese, il quale dice di aver l'incarico di Boracchi, per trattare la riproduzione di quest'opera in questa istessa stagione a Milano, e forse scritturare il Maestro per alcune opere in seguito. Tutto ciò potrà interessarti fino a un certo punto; ma io voglio che ti sia noto per tuo governo. Bondì. Mille cose alla famiglia ed a Cerri e credimi    Tuo Aff°Amico

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