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Caro Tito
Reggio 29 maggio 1857
Oggi finalmente posso mandarti la completa nota degli esecutori del Boccanegra
Boccanegra Giraldoni Leone
Fiesco Cornago G.B.
Albiani Favi Carlo
Pietro Ghini Marco
Maria Bendazzi Luigia
Gabriele Mongini Pietro
V'ha pure un'ultima noia da affrontare ed è questa: Alla Scena VIII dell'atto II
Doge . . . . . . . . . . . . .
Oh Amelia!. . Ami . . .un nemico. . . (s'addorme)
Gab. (entra con precauzione, s'avvicina al
Doge, e lo contempla:) Ei dorme!...
/ \
(Bisogna aggiungere queste due parole)
Abbi pazienza.
Varie scrisse dell'impresa e della Direzione, sdegnarono altamente il pubblico che a segno che l'altra sera, alla non si potè finire la rappresentazione della Norma, e tra i fischi si dovette calare la tela. Scene assai clamorose seguirono proprio sotto le finestre del direttore e dell'impresario. Ciò alterò l'ordine delle prove, ch'erano già d'altra parte turbate da quelle del Ballo di Rota.
Verdi è perciò inquietissimo; per altro continuo ad assicurarti che Verdi è contento degli artisti, e che il Boccanegra sarà infallibilmente coronato dal più completo successo. Temo peraltro che non andrà in iscena prima del 6 giugno. Verdi e la Peppina ti salutano. Ricordami alla tua famiglia ed all'amico Cerri, e credimi al solito
Tuo Aff°Amico
F M.Piave
D.S.
Ti scriverò con precisione il giorno fissato per la prima recita. Bondì -