Date: 4/7/1877



Place: Roma

ID: LLET013365




Gentilmo sigr Giulio.

4 Luglio 77.

Roma

Speravo con questa mia poterle dire che ho finito di abbozzar l’opera ma fui costretto a sospendere il lavoro dell’ultim’atto sempre attendendo da Ghislanzoni le modificazioni riguardanti la scena dello sposalizio, e la chiusa dell’opera – Anche giorni fa gli scrissi una cartolina pregandolo almeno di dirmi se in conseguenza dei mutamenti che farà, vi sono cambiamenti di parole nell’Aria della Donna, e nel Duetto ultimo – Ma non ne ebbi risposta. – Scrissi perciò a Miraglia invitandolo a recarsi a Lecco, per vedere di sbrigare questa faccenda. Forse Ghislanzoni si è un po’ seccato per alcune osservazioni fattegli relativamente al Re, e Ezèla (ex-Aisa!) avendogli detto come io vedo un po’ brutto che quella ceda per sacrificarsi a Filippo preferendo invece che questa macchia fosse un’insinuazione del Duca di Lerma che fa credere a Fernando e al padre colpevole Ezèla. Così anche per il Re, che perde nel suo carattere assimilandosi all’Alfonso della Favorita. Ghislanzoni parve anche convenire in ciò, ma non disse mai cosa avrebbe fatto, – Gli espressi anche il desiderio di un’aggiunta di alcuni versi al racconto della Donna nel 1° Atto, per finire con un po’ più d’effetto, e di una Romanza al Baritono nello stesso atto prima che sorta la figlia. Per dar vita poi all’Atto 2.do la cui seconda metà mi pare un po’ fredda [nota di Ponchielli scritta in senso verticale sul lato sinistro della pagina: specialmente alla fine quantunque con un buon basso forse potrebbe stare anche così, ma è sempre alquanto azzardato], a me sembra non sarebbe stato male l’introdurre dei Ballabili nel Giardino. Ma con Ghislanzoni non si può quasi nemmeno esporre un’idea, per paura che non faccia ciò che è strettamente necessario. Che debbo dire? Attenderò. I pezzi degli altri 3 atti sono abbozzati mancano soltanto qua e là alcuni accessorj come cadenze, messa di parti etc, cose che mi riserbo ad ultimare colla partitura.

A dirle il vero sono stanco di stare a Roma, questi ritratti di Papa, questi camei, corone, mi rivoltano, e vedo l’ora che questoa figlioa si decida a sortire, per venirne costì; abbenché l’aria qui sia migliore, e mi giovi, pure è un’altro affare ... non è la Lombardia.

– Qui nel Luglio dovrebbe succedere il Patatrac – Mia moglie la ringrazia della sua attenzione e le promette con me, che spedirà un telegramma in musica!

           Appena nato

           L’erede al tron (sistema d’Ormeville)

Indovini un po’ chi sarà il compare? … Mancinelli. –

Impossibile perciò che colui o colei che sarà, non nasca con stimoli musicali! – Dunque anche la siga Giuditta ha nuovamente dei pesi. Segno che lei aveva preso le sue misure[.] I nostri augurj su tutta la linea.

Giorni sono ricevetti il diploma di Socio Onorario dell’Accademia dei Rozzi (!) di Siena, firmato dall’Arcirozzo!! Anche questa è curiosa!. –

In attesa di grandi eventi passo a riverirla distintamente in un colla moglie; Desidero di vederla presto, ma ciò non potrà essere se non verso la metà d’Agosto circa. Tante cose alla sig.a Giuditta, ai figli, al Sig.r Tito, e a tutta la sua famiglia –

Mi creda colla massima stima

di lei dev e aff

A Ponchielli

P.S. Come già forse saprà, mia moglie è qui riconfermata per il Carne e Quaresima.

Transcription by Pietro ZappalĂ  - Centro Studi Ponchielli di Cremona

Named works
Aida

Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 1
Size 209 X 134 mm

Letter name LLET013365