Date: 23/12/1877



Place: Roma

ID: LLET013371




Preg sig Giulio.

23 Dice 1877. Roma

Via della Valle – 66.

Dietro il giudizio sfavorevole che Fortis ha dato dei Mori di Valenza penso che sarà ben difficile il riformarlo in modo da mantenere certi pezzi già musicati, che a dirle il vero mi increscerebbe veder perduti anche per i versi stesi. A meno che non si limitasse a sviluppare un po’ più il 1° Atto ma lasciare come sta il Racconto della donna e il Finale concertato – mantenere la prima scena dell’Atto 2do sino al cambiamento di decorazione. Così pure il Duetto Sop° e Tenore il Finale concertato, il terzetto che lo precede e la gran scena di Delascar. Ripeto, se si tratta di rifare per necessità della verseggiatura disposizione scenica, etc. anche quei pezzi suaccennati preferisco piuttosto mettere questo libretto in disparte, riserbandomi poi di accomodarlo per mio conto, a suo tempo. Per me non vedo tutto quel marcio che diceva Fortis, e mi pare che forse sviluppando un po’ più il 1° Atto cambiare la 2a metà dell’atto 2do cioè la scena della festa, e le ultime scene dell’opera parmi dico che potrebbe bastare. Certo che attenendosi al Romanzo, vedo una quantità di posizioni, da far 10 libretti; p. e. si potrebbe nell’ultim’atto fare quella scena del chiostro dove il popolo chiede a viva forza la Mora Aixa, e che finisca coll’incendio, e il canto ironico del Dies illae, ma d’altro lato bisogna pur fare la scena degli sponsali, la partenza etc – Potendo riassumere tutto questo in un gran quadro, dopo la scena di Delascar e una Romanza di Aixa, o del tenore l’ultim’atto guadagnerebbe assai, e si potrebbe fare un pajo di pezzi colossali. – Lei non ha più veduto Fortis? – Ha letto il Romanzo? Quali saranno le sue idee?. – Se per ora certi preliminari potesse mandarli per iscritto, sarebbe meglio, a meno che non siavi l’assoluta necessità d’intendersi a voce. – Ha Lei riletto l’Olga? Cosa le sembra delle modificazioni praticate? Peccato che i versi siano così brutti! –

L’altra sera fui a sentire al Valle la Cleopatra e gl’intermezzi di Mancinelli, che mi piacquero assai. Musica fina, chiara, ben fatta, e anche melodica e assai bene istromentata.

Do termine a questa mia, coll’augurare a lei e alla sua famiglia le buone Feste, e una bella Stretta  del Finale 1877 con un Preludio al 78 da superare quello del Lohengrin[.] Tanti augurj anche al sigr Tito, cui spero buone notizie; – tutto ciò a 2 voci con mia moglie, la quale abbenché in preda alla Forza del destino la saluta distintamente. Non mi dimentichi, e mi creda sempre con tutta stima

di Lei devo

A Ponchielli

Transcription by Pietro ZappalĂ  - Centro Studi Ponchielli di Cremona


Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 1
Size 214 X 134 mm

Letter name LLET013371