Livorno – 1 – Marzo [1861]

Carissimo Tito!

Ho risposto subito all'egregio Sigr Tornaghi intorno alla proposizione di modificazioni al mio libretto, ma sino ad oggi non m'ebbi parola alcuna. Questo silenzio crudele m'addolora. Era esagerata la mia domanda?...Credevi forse male l'anticiparmi qualche cosa, ond'io potessi mettermi tranquillamente al lavoro?. . . Ebbene, non mandarmi nulla; pagami quello che tu crederai conveniente a lavoro compito; se a ritorno di posta m'invierai il libro coll'indicazione delle modificazioni da praticarsi, dieci giorni dopo tu avrai il tutto compito. Con ciò mi avrai fatto pur un bene, mentre la mia situazione è disperata. Ad ogni modo rispondi qualche cosa al tuo

Obblig. amico

Temistocle Solera