Firenze, Via de’ Serragli 109

17 febbraio 1921

Egregio Commendatore,

grazie della Sua lettera cortese.

Non di un pezzo sinfonico o di qualche mia lirica vorrei parlarle, ma di una cosa più importante. (S’intende che ci si potrebbe mettere d’accordo anche per la pubblicazione di un pezzo sinfonico o di composizioni minori). E desidererei vivamente che Ella potesse e volesse al più presto possibile, recandosi a Roma, fermarsi per qualche ora a Firenze. Sarebbe possibile nella prima metà di marzo? Le chiedo questo perché nella seconda quindicina dello stesso mese io dovrò forse assentarmi da Firenze, e perché, per ragioni che potrò dirle a voce, ci sarebbe una certa urgenza di venire al nostro colloquio.

Riguardo a collaborare a «Musica d’oggi» Le prometto di mandare fra non molto un buon articolo. Ella sa che da molto tempo non scrivo articoli per nessuna rivista!

Le sarò grato di una parola di riscontro.

Voglia intanto, La prego, gradire i miei migliori saluti e mi creda Suo dev.

Ildebrando Pizzetti