Firenze (33), Via de’ Serragli 109

Telef. 35 - 65

31 marzo 1924

Egregio e caro Commendatore,

l’altra sera mi sentivo tanto stanco – e avevo ancora da far le valigie -, che lasciai il teatro dopo il 2^o atto del Falstaff. Mi rincrebbe di non poterla salutare, ma Ella certo non me ne vorrà.

La pregherei di mandarmi cinque esemplari della partitura di Dèbora e Jaéle (uno per Bruni; uno per il M.° Frazzi; uno per il M.° Berti, che in [Parigi] mi fece la copia di metà del 2^o atto; uno per Castelnuovo, al quale lo promisi come regalo di nozze; e un altro che desidero tenere io); se la Casa Ricordi non voglia o non possa darmeli tutti in dono, pagherò quelli che dovrò.

Le trascrivo, perché forse a Lei e al Comm. Valcarenghi potrà interessare, un telegramma che ho ricevuto ieri da Kent Schindler: «Felicissimo annunziarle grandissimo

«successo Messa Requiem. Esecuzione corale oltrepassò

«ogni aspettativa. Pubblico entusiasta commosso. Critiche americani

«eccellenti. Acclamando capolavoro (sic ...) musicisti interna-

«zionali presenti inviano calde congratulazioni Saluti cordialissimi

«Suo riconoscente Kent Schindler.»

Perdoni la fretta. Cordialissimi saluti dal Suo aff.^mo

Ildebrando Pizzetti