“I Pini”

28. Dic. 935

Caro e gentile amico,

Augurï, augurï, augurï per un felicissimo 1936 per lei e per tutti i suoi.

Speravo poterle dare qualche notizia riguardo le famose 100.000 per l’Istituto Arg[entino] ma, purtroppo, la persona che se ne occupa è partita in vacanza e non sarà di ritorno che il 2 Gen.

Spero avere un colloquio il 3 o il 4 e poterle dare notizie definitive. Il Prof. Marotta ha scritto a Parini per avere conferma della somma a noi promessa?

Visto che Palma è rimasto al potere penso che la prima argentina di “Lucrezia” sarà certamente fissata e io sarei del parere di iniziare le trattative con il Colon indipendentemente dalla Mostra Italiana. Cosa ne pensa lei?

Naturalmente trattandosi di opera in un atto, bisogna che Palma pensi di fare anche un’altro [sic] lavoro di Respighi e Ottorino terrebbe moltissimo a una ripresa di “La fiamma” - che sarebbe del resto giustificata dato che l’altra volta ebbe due sole repliche. Non le pare?

Ottorino ha quasi finito anche la partitura di Lucrezia e Ricci sta facendo la riduzione per pianoforte.

Malgrado le sanzioni, in Italia c’è un fervore di vita e di lavoro straordinario. Ognuno ha preso il suo posto di combattimento e la vita della Nazione non ha subito un’istante [sic] di arresto in tutti i campi, e il popolo italiano con la sua fede e il suo sereno coraggio sta dando un mirabile esempio al mondo. Viviamo giornate di bellezza epica!

Mi ricordi alla Coca e a tutti gli amici comuni e lei si abbia, anche da parte di Ottorino, i più affettuosi saluti e infiniti auguri d’ogni bene.

Elsa