Roma, 11 marzo 1917

Egregio Cav. Clausetti,

La traduzione di Tagore della “Fine” è mia e perciò è inutile metterlo in copertina. L'Edizione S.E.L.G.A. che ha pubblicato Rùbino e Le Arti Grafiche di Venezia (Shelley) credo siano fallite, in ogni modo temo non esistano più. In altra occasione fu scritto parecchie volte alle Arti Grafiche di Venezia, ma non si ottenne mai risposta. È meglio, credo, rivolgersi al traduttore Roberto Ascoli ad Ancona. Il 19 e il 20 di questo mese sarò a Milano e potremo parlare di tutto ciò. Le porterò pure la nota delle Sonate antiche.

Al piacere di salutarla presto.

Colla più distinta stima

Ottorino Respighi