Roma 10 Giugno 1919

Caro Cav. Clausetti,

ricevo la lettera riguardo ai pezzi per Liuto trascritti da me e Le rispondo subito. Le trascrizioni stampate sono come restammo d'accordo perchè le dissi che il “Passo mezzo e Mascherada” per piano a due mani non risultava ed io feci in suo luogo gli altri tre pezzi: Italiana, Siciliana e Passacaglia da pubblicarsi cogli altri pezzi: cioé Balletto,Gagliarda e Villanella. Ed anche nel contratto risulta così.

Ho sentito eseguire le “Fontane” dalla Banda Comunale di Bologna nella trascrizione del M.° Ranalli e ne ho avuto eccellente impressione per l'istrumentazione molto ben riuscita e che rende assai l'effetto d'orchestra.

Le parlai l'ultima volta che c'incontrammo a Roma di una commedia che dovevo leggere, il Belfagor di Morselli. L'ho letta e ne sono entusiasta. E' una cosa deliziosa comico-sentimentale e veramente del tipo che noi cercavamo e che Lei stesso mi consigliava.

Abbiamo parlato insieme con Morselli e lui sarebbe felicissimo di collaborare con me. Fra non molti giorni verrà a Milano per il suo “Glauco” (che ha trionfato all'Argentina) e Le porterà il copione della commedia. Cerchiamo di non lasciarci sfuggire un'occasione così bella ed un lavoro così interessante ed eminentemente musicale.

Mi scriva a proposito delle sue “Gnomidi” perchè prima d'incominciare l'istrumentazione vorrei un piccolo commento sul colore che Lei desidera in tutto il lavoro specialmente sulle prime strofe e sulle ultime. Vorrei interpretare perfettamente il Suo pensiero e calcare più su di un colore che su di un altro a seconda della Sua interpretazione e del Suo modo di vedere. Vedrò poi se ho colto giusto io stesso nel mio pensiero. Mi ripsonda al più presto che ho grande desiderio di mettermi al lavoro.

Le dico tante cose cordiali anche da parte di mia moglie.

Una stretta di mano

Ottorino Respighi