Roma 10-V-923

Caro Comm. Clausetti,

                                Ho ricevuto i due pacchi di libri e giornali e la ringrazio molto per la sua cortesia chiedendole scusa per il disturbo arrecatole.

In quanto alle liriche che le ho mostrato, le riscrivo qui il brano di lettera che ricevetti in riguardo a composizioni di questo genere che avrei scritto  in seguito alle “Armene”:

Milano, 15 giugno 1921 ...Tuttavia, siccome teniamo moltissimo ad essere i suoi editori oggi e domani, così, allo scopo di evitare con un artista ed amico come Lei, anche per l'avvenire, delle contrattazioni antipatiche, Le proponiamo ecc. ecc. Tali condizioni le indichiamo nella misura di £ 500 di premio fisso per ciascun pezzo, oltre il 10% per tutta la durata della vita, con un minimo assicurato di anni venticinque. 

Per le spese di soggiorno a Milano le chiedo 3000 lire di rimborso, somma che corrisponde alla metà di quanto ho speso nelle sei settimane.

Per il concerto all'antica attendo da lei una proposta, insistendo però sempre su un premio e su una percentuale.

            Stiamo lavorando con Guastalla per le modifiche da apportarsi all'edizione definitiva del “Belfagor” cioè sulla divisione del prologo del primo atto. In ogni modo la terremo informato, prima di deciderci, di quanto avremo escogitato, perché teniamo molto al Suo autorevole parere.

            Tanti saluti e tanti ringraziamenti per le cortesie usateci durante il nostro soggiorno a Milano da parte mia e di mia moglie.

            Ci ricordi alla Sua gentile Signora e alla Sua famiglia e al Comm. Valcarenghi e famiglia.

Ottorino Respighi

P.S. Non dimentichi le copie della fotografia fatta allo stabilimento, come mi ha promesso.