Caro Signor Valcarenghi,

lunedì prossimo sarò, senza fallo, a Milano, e con me porterò la musica del balletto per l’ udizione [sic] alla Scala.

Arriverò alla solita ora per essere da loro alle  14 circa.

Se però è necessario ch’io venga prima, La prego di farmi avvisato con un telegramma, tenendo presente che non potrò arrivare prima delle 14.

Affettuosamente La saluto

Il di Lei

 

Franco Vittadini

Pavia, 29 marzo ‘27