Pesaro 6 luglio 1915.

Spett. Ditta G. Ricordi e C.

                            Milano

Come da accordi presi col nostro Comm. Tito, invio alla S. V. le due copie di contratto, firmate, che riguardano le condizioni del mio “Inno alla Patria”. L'avverto, nello stesso tempo, che in essi manca la clausola che riguarda il mio solito terzo di percentuale sulle eventuali esecuzioni dell'Inno, esecuzioni, s'intende, fatte a scopo di lucro. Se la S. V. crede di aggiungere al contratto due righe per mettere in chiaro il mio diritto a questa percentuale bene, altrimenti a me basterà l'assicurazione del Comm. Tito il quale nella sua lettera in data di ieri scrive: “E bene si intende che sui diritti da noi percepiti per tali esecuzioni ella avrà la parte del terzo, come le è garantita dall'impegno preso dalla nostra Ditta.”

Mi raccomando alla S. V., e caldamente, perché l'edizione di questo lavorino veda presto la luce della pubblicità; per molte ragioni è bene che quest'Inno sia ora pubblicato; ma la sollecitudine potrebbe evitare anche che esso venisse preceduto da troppe composizioni di questo genere che potrebbero intralciargli la via del successo e della popolarità. E la partitura per banda a che punto è? Sarei grato, per una mia iniziativa che vorrei condurre ad effetto e che gioverebbe alla pubblicità del lavoro, alla S. V., se mi volesse spedire appena è possibile, [•] una bozza di stampa del Canto e Piano e della partitura per Banda.

Colgo l'occasione per inviarle i miei più distinti saluti e ringraziamenti.

dev^mo R Zandonai