Pesaro 12 febbr. 1927.

Carissimo don Carluccio - ricevo il vostro telegramma e ve ne ringrazio. Io avrei dovuto, in base a quanto mi aveva telegrafato Ferone, trovarmi a Trieste domani; viceversa Papi mi avverte che l’orchestra del Verdi non potrà essere a mia disposizione prima di sabato 19 corr. Ritardo, quindi, la mia partenza sino alla fine della settimana entrante.
Spero che da Trieste mi rinviino qui la vostra lettera.-
So che in ditta avete serî pensieri per la bestiale modifica sulla legge d’autore. Speriamo che il buon senso e la logica abbiano il sopravvento, e che la calma ritorni. Lo auguro a voi, Gerenti, come a me stesso.-
Affettuose cose dal vostro
aff^mo Zandonai