Pesaro 22 giugno 1915.

Caro Commendatore - ho sperato di giorno in giorno di veder capitare le bozze del famoso inno ma i giorni passano, l'Italia guadagna terreno e il modesto omaggio nostro alla patria sembra si sia sperduto fra i vostri scaffali e in mezzo alle macchine delle vostre officine... Perché ritardarne tanto la pubblicazione? Non vi sembra che il momento più opportuno per lanciare la piccola composizione sia questo? Scrivetemi, vi prego, e ditemene qualche cosa.

Saluti affettuosi alla vostra Mamma e una stretta di mano dal vostro

affmo Zandonai