C./ev 28 luglio 1950
Preg.mo Maestro
Gian Francesco Malipiero
A S O L O
Caro Maestro,
Lei non aveva affatto bisogno di scrivermi la gentile lettera che ricevo in questo momento.
Sono più che convinto di quanto mi disse verbalmente a Venezia ed ora mi conferma, e cioè che non vi fu mai ombra nei nostri cordiali rapporti di amicizia. Ci furono e vi saranno sempre soltanto delle discussioni per contrasti di interessi. Io sono l’odiato editore e Lei è l’amato compositore!
A suo tempo ebbi le notizie, purtroppo dolorose, che concernono l’amico Fanna; come Lei dice, le buone notizie sono rare. Pazienza. Siamo nati per soffrire.
Mio figlio è arrivato dall’America e si tratterrà in Italia 5 o 6 settimane. Dovrà fare la cura di Abano; può darsi che in quella occasione gli sia possibile di incontrarsi con Lei ad Asolo oppure a Venezia. Ad ogni modo gli trasmetterò i Suoi saluti di cui a suo nome La ringrazio.
Stia bene, caro Maestro, e si goda la Sua bella Asolo; si abbia una cordiale stretta di mano dal suo
Fir.to A. Colombo