Date: 26/7/1942



Place: Roma

ID: LLET017192




[Carta intestata]

REALEACCADEMIAD’ITALIA

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Roma – Viale Giappone (già Via Panama) 62

26 luglio 942 XX

Spett. Casa Editrice G. Ricordi e C.

Via Berchet 2 — Milano

 

Devo scrivervi di molte cose: vedrò se mi riuscirà di rammentarmi di tutte.

Già da parecchi giorni volevo scrivervi: ma non mi è stato possibile farlo; fra l’altro, anche perché sono stato assai poco bene, con infreddatura e febre [sic], per alcuni giorni, e perché ho dovuto dedicare tempo allo studio e alla concertazione del concerto che ho diretto (nonostante la febre) venerdì sera all’Eiar.

Cominciamo a parlare dell’Oro.

Il Mo Turchi mi ha portato alcuni giorni or sono le prime cinquanta pagine della riduzione per canto e pianoforte del 1o atto. Gli ho suggerito alcune lievi modificazioni (sopratutto nell’intento di rendere la riduzione eseguibile anche da pianisti mediocri), ma nell’insieme il lavoro m’è parso ottimo. Gli ho detto di riportarmelo, con le modificazioni suggeritegli, domani sera. Io ve lo spedirò, perché voi pure possiate vederlo. Ma son sicuro che lo troverete, come l’ho trovato io, del tutto accettabile. E lo rimanderete dunque al Turchi insieme col contratto per l’intero lavoro (Mo Guido Turchi; Via di Sant’Agnese 12, Roma). Credo sarà bene che voi poniate al Turchi i seguenti obblighi: 1o, consegna dell’intera riduzione del 1o atto al 15 settembre; 2o, consegna dell’intera riduzione del 2o atto al 30 ottobre; 3o, consegna dell’intera riduzione del 3o atto al 30 novembre.

Del 3o atto dell’opera io sto copiando la partitura, e credo che potrò averla terminata per la metà di agosto.

Fra pochi giorni, passando da Venezia nel recarmi a Cortina, dove rimarrò coi miei (Albergo Cristallo) per non più di tre settimane, vedrò [Carena], col quale sono già stato in corrispondenza per ciò che riguarda gli scenari e i figurini dei costumi dell’Oro. E vi darò notizie.

Intanto io penso (e non è pensiero lieve) a quelli che potranno essere gli interpreti dell’opera.

Vi rimando le quietanze degli assegni inviatimi; di quello di 8000 lire e di quello di 115 lire: cioè, nell’insieme, di ciò che mi spettava per un intero semestre di esecuzione di musiche mie (e posso dire di quasi tutte le musiche mie, perché quasi tutte sono èdite dalla Vostra Casa). In fin dei conti (la forma avverbiale non potrebbe essere più appropriata) un magro malinconico profitto!

Vi confesserò che non mi aspettavo di dover pagare ogni esemplare della partitura della Sinfonia oltre cento lire! Tanto più che, Voi lo sapete benissimo, sono esemplari che io dò [sic] in dono a maestri direttori d’orchestra nell’interesse comune, dico mio e vostro.

Dirigendo il concerto di ier l’altro sera all’Eiar ho visto la partitura dei Due Inni Greci della quale io non posseggo copia. Vi sarò grato se me ne vorrete mandare una; e così se mi manderete almeno un esemplare della partitura della Festa delle Panatenee nell’edizione definitiva.

Dato che io dovrò dirigere qui a Roma, all’Eiar, il Fra Gherardo (12 - 15 settembre) difficilmente potrò accettare l’insistente invito del Dopolavoro di Milano per dirigere al Lirico l’Orsèolo. D’altra parte io sono piuttosto impensierito dal fatto di non sapere quale orchestra e quale coro eseguiranno la mia opera! E non vorrei trovarmi con un’orchestra troppo scadente!

Ho visto che avete mandato al Turchi la stessa copia del 1o atto dell’Oro che io vi mandai. Non ne farete dunque fare quella copia che permette un tiraggio multiplo? (come faceste per il Fra Gherardo). In caso che sì (come spero!) Vi pregherò di riservarmi, in cambio della copia autografa della partitura, un esemplare di quella tiratura, da tenere per me: ché della partitura originale, il 1o atto darò a Maria Teresa, il 2o a Bruno e il 3o a Ippolito.

Basta per oggi. Sono stanco. Cordialissimi saluti dal Vostro

Ildebrando Pizzetti

Transcription by Paola Meschini
Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 2
Size 280 X 200 mm

Letter name LLET017192