[Carta intestata]

REALE ACCADEMIA D’ITALIA

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Cortina d’Ampezzo

Villa Ehremberg

13 ag. 941 XIX

Spett. Casa Editrice G. Ricordi e C.

Via Berchet 2                          Milano

 

Vi ringrazio della Vostra lettera, e Vi ringrazio del sollecito invio della carta da musica da 20 righi.

Troverete qui, debitamente firmata, la ricevuta firmata dell’assegno di lire 4799,95 inviatomi il 30 luglio u. s.

A riguardo della edizione della Sinfonia, io temo che nessun direttore d’orchestra si troverà bene a dirigere con la partitura in formato 8o! E nel caso particolare della mia Sinfonia credo che il formato in 4.o avrebbe permesso una più chiara disposizione della partitura. Ma non parliamone più. E per quel che riguarda la copertina non voglio insistere. Ma proprio per l’edizione da porsi in vendita avrei desiderato una copertina differente da quella degli altri lavori della medesima edizione!

Ben s’intende che Voi potete mandare una copia della partitura al M.o Van Kempen. Anzi, non è affatto necessario che l’esecuzione in Germania venga dopo quella italiana: potrà anche precederla.

E vengo all’Abramo e Isacco. Vi confesso che la cosa mi pare un poco ingarbugliata.

Quando Voi acquistaste da me l’Ab. e Is. nella prima versione (così come fu eseguito al Teatro di Torino) mi proponeste un materiale da una partitura che vi avevo consegnato e che dovete ancora possedere perché io non la posseggo! Poi feci le aggiunte per l’edizione definitiva – aggiunte, badate: non una nuova orchestrazione di quelle parti che già esistevano – e Voi stampaste, stupendamente, la partitura e il materiale d’orchestra . Ma quelle aggiunte che io ho trovato nel materiale d’orchestra usato a Roma (N.° II dei pezzi), e che vi ho segnalato nella parte di fagotto inviatavi, non esistevano nella prima versione e non esistono nella seconda. Se fui io a farle, vorrei sapere quando fu e perché; se non fui io, desidererei saper che le fece e perché. In quanto poi al Quaderno di modificazioni per l’esecuzione dell’Ab. e Is. con orchestra ridotta, tenetelo in serbo, che io ve lo dono: ma per servirsene solo in casi eccezionali. Ben s’intende che all’Adriano eseguirò i pezzi dell’ Ab. e Is. nell’edizione originale, cioè per grande orchestra. Ripeto poi che la partitura della 1.a versione dell’opera io non l’ho. Del resto, non vedo a che potrebbe servirvi, dato che la seconda versione differisce dalla prima solo in quanto che in essa, nella seconda, è musicato e cantato ciò che nella prima era recitato.

Della questione noli parleremo, se mai, quando ci troveremo insieme. Scriverne sarebbe troppo lungo. Può darsi che l’errore sia del tutto mio.

Potrei chiedervi un favore? Vorrei sapere se Guido Valcarenghi è a Buenos Ayres [sic], e sino a quando vi rimarrà. Oppure, dato che egli non sia là, vorrei avere l’indirizzo preciso del Sig. Giacompol. Perché mi è stato assicurato che è ancora permesso ricevere in dono dall’estero qualche chilogrammo di caffè, ed io vorrei chiedere tale dono per me preziosissimo! La pipa e il caffè: due vizi dei quali non credo potrò mai liberarmi! Ma ormai ...

I più cordiali saluti dal Vostro

Ildebrando Pizzetti

 

P.S. = Ricevo il Vostro telegramma. La risposta è già contenuta in questa lettera.

Transcription by Paola Meschini
Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 2
Size 280 X 220 mm

Letter name LLET017300