Roma, il 28/X/[19]45.
Rispondo con involontario ritardo alla V/ ultima graditissima. Anzitutto, Vi ringrazio per il gentile invio della partitura del mio Concerto. A proposito di musiche superstiti, o che probabilmente potete ristampare senza troppe difficoltà, mi occorrerebbe per l’inverno (dovendolo fare a Roma, Milano e Torino) un materiale del Concerto per due violini in la minore da me trascritto, di Vivaldi*. E poi avrei necessità di una o due copie de La sera fiesolana e del Bove. Potreste accontentarmi? Lo spero.
Per quanto riguarda le sonate di Mozart, sono ben lieto di farle per la Vostra Casa. È un grosso lavoro, assai delicato (a mio senso non esiste nessuna edizione soddisfacente delle sonate e delle fantasie che vorrei rivedere assieme). Io sarei disposto a cedervele per un compenso consistente a/ in una % che fisserete Voi; b/ in un premio di lire 40.000, il quale, con questi “chiari di luna”, rappresenta una parte solamente del tempo materiale che dovrei consacrare a codesto lavoro. Io mi impegnerei a consegnarvi il manoscritto entro l’anno 1946. Spero che ci metteremo d’accordo.
So che la Casa lavora a tutta forza. È questa una grande consolazione per noi tutti. Speriamo che fra non molto essa possa anche riprendere la ristampa dei lavori moderni. La Legazione d’Italia a Stoccolma mi ha scritto pochi giorni fa chiedendo musiche per propaganda (antiche e moderne). Si potrebbe mandare loro qualcosa?
Per Voi tutti, la vecchia ed affettuosa amicizia del V/
Casella
* occorrerebbero pure due partiture per gli Stati Uniti. [Nota di Casella a penna, in calce alla lettera].