24/5. 1905

Carissimo Puccini

(Torre del lago)

              Ella ben sa il piacere che mi danno le di lei notizie e cosi la ringrazio per la sua d’jeri.

              Quanto a M.A. = ne parleremo adunque al di Lei ritorno e prima ch’Ella parta per Genova. Ed in proposito, mentre Ella si lagna di Illica, questi fa lo stesso a di lei riguardo, cosicché mi pare di essere il confidente delle bizze innocenti di due innamorati. Tanto meglio. Io mi permetterei un consiglio e cioè: scriva subito ad Illica che desidera salutarlo prima della partenza per Buenos Ayres e che lo prega di trovarsi a Milano Lunedì 29. Io non oso più di invitarlo a venire, che già troppe volte l'ho fatto: Ella ha ora un buon pretesto e con quattro parole di amico ad amico, credo verrà e sarà ottima cosa una cordiale intervista. Illica merita ciò, tanto più dopo lo stupido, ingiusto e dirò anche - pericoloso - verme del Corriere della Sera, col quale si viene a levare il merito ad un uomo che ha lavorato per circa 3 anni intorno ad argomento così difficile.

Ah!. quando verrà il giorno in cui si metterà un palo nel culo, ed un citriolo in bocca a questi porci che si chiamano giornalisti!

A rivederci dunque Lunedì e saluti cordiali da

suo Aff^mo

Giulio Ricordi