Date: 10/11/1895



Place: s.l.

ID: CLET002051




 

186          

p.378-379-380-381

CLET002051

 

 

10 novemb [189]5

 

Mio carissimo amico Tosti

 

Il mio Sig. Giulio avrebbe voluto scriverti egli stesso, ma oltre al solito grande daffare è in questi giorni assai preoccupato per uno sciopero tipografico che ci è caduto sulle spalle.

Per quanto piacere io abbia allorché mi si presenta l’occasione di scriverti, devo confessarti che questa volta preferirei non farlo, trattandosi di cosa assai dolorosa. Il Sig. Bossetti, al quale noi tutti vogliamo tanto bene si porta verso la Casa - già da qualche tempo - in modo inesplicabile; si direbbe che egli si supponga diventato padrone esclusivo di codesta filiale, epperò libero di non dare più alcun conto alla Casa Principale. Devi sapere che le nostre Succursali sono tenute a rimetterci ogni settimana la copia della così detta primanota dalla quale risultano le operazioni fatte, segnatamente gli incassi e le spese. Orbene, l’anno scorso si dovette ritardare la compilazione del bilancio, perchè il Sig. Bossetti era in grande arretrato coll’invio della copia primanota. Avendolo veduto qui l’inverno scorso, il Sig. Giulio, io ed il Sig. Calabi gli facemmo intendere l’assoluta necessità che egli si tenga in giornata colle sue scritturazioni e quindi coll’invio settimanale della copia primanota. Il Sig. Bossetti ci fece mille buone promesse, che poi non adempì in alcun modo, perché oggi 10 novembre 1895 ci troviamo senza la copia della primanota posteriore al 12 novembre 1894!....E sì che durante l’anno non si mancò di reclamare, e che lo stesso Sig. Giulio nel decorso settembre gli telegrafò e gli scrisse minacciandolo di chiudere il bilancio di quest’anno senza il rendiconto della Filale di Londra. Ora siamo arrivarti al punto che domani il Sig Giulio presenterà ai suoi soci il bilancio al 30 giugno, non compreso il rendiconto di codesta Filale; ciò che parrà certamente inesplicabile ai Signori Soci e che potrà promuovere una misura di rigore a carico del Sig. Bossetti.

Con tutto il bene che noi vogliamo al Sig Bossetti, non sappiamo davvero spiegarci la sua condotta e la facilità colla quale non tiene nessun conto, non dirò degli ordini, ma, dei consigli datigli in buona amicizia. Come mai egli possa scusarsi, io non lo so, perché il dovere del Sig. Bossetti sarebbe stato di tenersi in giornata coll’invio primanota, avesse avuto a lavorare anche di notte; non si tratta di un lavoro di gran mole; tutto sta nel non rimanere in arretrato. Qui non si sa [nemme]no se e quanto denaro abbia disponibile presso la Filale. Fu dietro mia sollecitazione che per non far risultare un debito forte della Filale al 30 giugno, questa pagò una tratta di 500 sterline. Dalla primanota al 12 novembre 1894 risultava una giacenza di £s1467.-.-; sono convintissimo che il denaro della Casa si trova in buone mani; ma capisci che non è niente affatto regolare che questa Casa Principale rimanga per circa un’intera annata in una completa ignoranza dello stato di Cassa di codesta filale! Cose da non credere!...

D’incarico del Sig. Giulio sono quindi a pregarti di dare subito al Sig Bossetti comunicazione della presente, facendogli sentire come egli siasi assolutamente meritato quella misura che il Sig. Giulio, nella sua qualità di Gerente responsabile della Ditta, dovrà forse prendere a suo carico.

Quanto io sia desolato di avere dovuto scriverti in questi termini, facilmente lo puoi immaginare, tu che conosci la mia affezione pel Sig. Bossetti, nel quale poi mi riusciva sempre gradito di riconoscere e proteggere un tuo raccomandato.

Credimi con inalterabile affetto

Tuo sincero amico

p. Giulio Ricordi e C.

Eug Tornaghi  

186.

pp. 378-381

CLET002051

 

10 November [189]5

 

My dear friend Tosti,

 

   My Sig. Giulio would have wanted to write to you himself, but in addition to his usual heavy workload he is terribly preoccupied these days with the additional burden of a typographers’ strike.

   Much as I am normally pleased whenever I have the occasion to write to you, I must confess that this time I would prefer not to do so, given the most painful issue involved. Sig. Bossetti, whom we all deeply appreciate for his service to the Company, seems for some time now to have inexplicably presumed that this affiliate has become his exclusive domain, and that therefore he has no need to report to the Home Office. You should know that our Branch offices are obliged to send a weekly copy of the so-called accounting ledger which contains all financial operations, with the introits and expenses listed. Well then, last year the compilation of the financial statement had to be delayed because Sig. Bossetti was greatly behind in sending the copy of the ledger. When we saw him here last winter, Sig. Giulio, Sig. Calabi, and I impressed upon him the absolute necessity of entering these figures daily and sending a copy of the ledger every week. Sig. Bossetti made a thousand solemn promises to us, which he then totally ignored, because as of today, 10 November 1895, we have not received a copy of the ledger since 12 November 1894!.... And this notwithstanding the fact that it was repeatedly requested, and that Sig. Giulio himself telegraphed him this past September threatening to close the financial statement for this year without including any figures from the London affiliate. We have now reached the point that tomorrow Sig. Giulio will present the financial statement for the period ending 30 June to the shareholders with nothing from this affiliate, which will certainly seem inadmissable to them and could be grounds for Sig. Bossetti to be penalized accordingly.

   Given how cordial we have been to Sig. Bossetti, we truly do not know how to explain his conduct and his facile disregard of, I won’t call them orders, but friendly advice. How he could ever find a way to excuse himself I do not know, because it is Sig. Bossetti’s duty to have kept up-to-date with sending the ledger, even if it meant working evenings. The task itself does not require much effort; the main thing is not to fall behind. We have no idea here if this Affiliate has any cash reserve, or how much it may be. It was only thanks to my urging that, to limit the extent of this affiliate’s potentially steep debt on 30 June, it paid a promissory note of 500 pounds sterling. On 12 November 1894 the accounting ledger showed 1467 pounds sterling of liquidity: I’m quite convinced that the Company’s money is in good hands, but you understand that it is highly irregular to keep the Home Office completely uninformed for nearly an entire year of this affiliate’s finances! These things are beyond belief!...

   I have therefore been charged by Sig. Giulio to ask if you might immediately communicate what I have written to Sig. Bossetti, making him understand how he would be absolutely deserving of the disciplinary measure that Sig. Giulio, as General Manager responsible for the Firm, might perhaps be forced to take.

   You can imagine how sorry I am to have had to write to you this way, you who know my cordial feelings for Sig. Bossetti, whom I was always pleased to remember and protect as someone recommended by you.

With steadfast affection,

Your sincere friend

for Giulio Ricordi e C.

Eug[enio] Tornaghi

 

 


Typology copialettere
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Letter name DOC01827.186
Volume Signature DOC01827
Year 1888-1901
Volume 01
Pag 378-381
No. pag 4