Attendees: Giulio Ricordi, Luigi Origoni, Erminio Bozzotti, Giuseppe Visconti di Modrone, Giuseppe Sullam, Edgardo Bronzini, Tito II Ricordi


Date: 10/12/1909



Place: Milano

ID: CLET002653




DOC02171.052

CLET002653

 

 

Seduta del 10 Dicembre 1909

 

 

Presenti: Giulio Ricordi - Gerente - Nob. Luigi Origoni - Comm. Erminio Bozzotti - Conte Giuseppe Visconti di Modrone - Comm. Giuseppe Sullam.

 

La seduta è aperta alle ore 14 e 45. Si approva il verbale precedente.

 

Assiste l’Avv. S.r E. Bronzini e l’Ing. Tito Ricordi.

 

Il Gerente informa che due importanti argomenti sono a trattarsi nella seduta odierna: quello che si può chiamare il caso Campanari e quello che riguarda la proposta Ricordi - Sonzogno.

Alcuni giorni fa il S.r Avv. Luigi Della Porta, col quale il Gerente è in buone relazioni da tempo, venne a parlare del caso Campanari, dichiarando che non si presentava quale avvocato, ma quale amico e di Giulio Ricordi e dell’Avv. Campanari: Essere suo desiderio di trovare una soluzione amichevole e che perciò, senza ricorrere ad una vera forma di arbitraggio, credeva opportuno proporre che cinque amici appunto in forma amichevole avessero a trovar modo di addivenire a pacifica soluzione, evitando così ciò che poteva essere spiacevole discutere in tribunale.

Il Gerente osservò che, quanto a lui, nulla proprio gli importava a rivolgersi al tribunale, ma che pur sempre preferendo le soluzioni amichevoli, aveva fatto proposte che riteneva eque ed opportune anche allo stesso Avv. Campanari. Informa poi brevemente l’Avv. Della Porta intorno ad alcuni dettagli, dichiarandogli tuttavia che, quella qualunque proposta la quale in un modo o nell’altro avesse parvenza di arbitrato, non credeva potesse venire accolta.

L’avv. Della Porta, dopo qualche insistenza, chiese al Gerente se non avesse difficoltà a radunare ed informare i Consiglieri di Vigilanza al che il Gerente rispose che ben volentieri, per deferenza verso l’eg.o proponente, avrebbe radunato il Consiglio: avvertiva in ogni modo che doveva ritardare l’adunanza parecchi Consiglieri essendo assenti. Apre quindi la discussione.

Il Comm. Sullam, pure accettando la massima già deliberata, essere preferibile il tribunale all’arbitraggio, rammenta che già in altra seduta aveva proposto di fare un'offerta di circa una ventina di mille lire, per una definitiva amichevole soluzione, ciò anche per evitare quelle malignità e quei pettegolezzi che non mancheranno di nascere in un pubblico dibattito.

Il Gerente comprende tutta la delicatezza della proposta Sullam, dettata da un cordiale sentimento di personale amicizia, ma che ove si trovi conveniente ricorrere al giudice, per conto proprio non ha difficoltà di sorta da opporre. In ogni modo ringrazia l’amico Sullam.

L’Ing. Tito Ricordi si associa alle dichiarazioni del Gerente. Interloquiscono in proposito tutti i Signori Consiglieri, pregando poi il Signor. Avv. Bronzini ad esporre i suoi criteri.

L’avv. Bronzini premette che non dimenticò quanto ebbe a dire il Comm. Sullam in una precedente semplice adunanza e, come si suol dire, avendo avuto occasione di tastare il terreno ebbe tali decise dichiarazioni dall’Avv. Campanari, per le quali fu convinto essere inutile ogni proposta, tanto più dopo la presentazione dell’ultima specifica, nella quale figura una somma di £ 50/m. per studi fatti per la causa Gramophone.

L’Avv. Bronzini delucida in modo evidente le due forme risolutive = l’arbitraggio od il tribunale; dimostra quali sono i vantaggi e quali i pericoli per ciascheduna di tali procedure e poiché non vi sono ragioni personali che abbiano a consigliare l’una piuttosto che l’altra forma, conferma nell’interesse della Ditta essere preferibile il Giudice, anziché gli arbitri. Osserva tuttavia che la proposta dell’Avv. Della Porta poteva dirsi assai vaga, in quanto che cinque amici, se veramente come tali, non avevano modo di obbligare le parti ad osservare il loro deliberato ⎼ viceversa, sarebbe  allora diventato un vero arbitraggio ed in proposito ebbe già ad esporre le proprie idee. È notorio essere egli sempre propenso alle soluzioni amichevoli, ma nel caso specifico non crede prudente ricorrere a tale sistema. Visto dunque la forma vaga della proposta Della Porta, crederebbe opportuno che il Gerente, nella prossima intervista e colla opportuna prudenza pregasse l’Avv. Della Porta a concretare meglio il proprio pensiero.

Il Consiglio ⎼ unanime ⎼ approva tale proposta.

Venendo poi a parlare delle proposte Ricordi - Sonzogno, del progetto presentato al Consiglio, degli studi e varianti fatti al progetto stesso dai Signori Consiglieri di Vigilanza, il Gerente osserva che, data l’importanza del soggetto, l’ora già tarda, dovendo i Consiglieri assentarsi quasi subito per altri impegni, crede opportuno rimandare ad altra seduta la trattazione di tale argomento. Così si delibera, fissando la seduta per Lunedì 13 corr/. alle ore 15.

 

Erminio Bozzotti

Giuseppe Sullam

Luigi Origoni

Giulio Ricordi