Date: 20/6/1894



Place: Milano

ID: CLET002723




DOC 02173.025

CLET002723

 

Seduta del 20 Giugno 1894

Ordine del giorno = Comunicazioni varie.

 

Presenti: Giulio Ricordi (voti 2) - Com. Luigi Erba (voti 4) - Ing. Cav. Luigi Brentano (voti 4) - Cav. Francesco Gnecchi (voti 1) - Giuseppe Pisa (voti 2) - Ing. Gustavo Strazza (voti 2)

 

La seduta è aperta ad ore 15.

 

Si dà lettura del precedente verbale che è approvato e firmato.

 

Pisa ─ chiede se si sono fatti gli studi relativi alle officine.

 

Brentano = aveva iniziati gli studi, ma poi si è ammalato ⎼ ed intanto il direttore delle officine Ing. Tito Ricordi si recò a Londra ⎼ non è ancora, del resto, ristabilito in salute e quindi non può dire quando potrà riprendere detti studi.

 

Pisa = è spiacente di tale ritardo, tanto che più che egli stesso si era di ciò occupato.

 

Brentano = qualche discussione in merito si è fatta, per vedere di semplificare l’ordinamento amministrativo delle Officine, soprattutto se l’Ing.e Ricordi si adopera in altre mansioni.

 

Strazza = non crede utile affidare varie mansioni ad una stessa persona.

 

Ricordi = comincia coll’avvertire che nessuno lo informò essersi il Socio Pisa occupato delle officine [inserito a matita nel testo originale: "col Rag. Calabi"] : crede che non si verrà ad un risultato pratico se non con frequenti sopraluoghi, come già altre volte ebbe a dire. In quanto a differenti mansioni affidate al direttore officine, pur troppo sono casi affatti straordinari, come p.e: la messa in scena del Falstaff ⎼ se per fortuna ciò avesse a ripetersi di frequente, allora sarebbe il caso di provvedere. Come stanno ora le cose, crede che alle Officine vi sia personale addatto per provvedere durante una momentanea assenza del direttore.

 

Brentano = avverte che rimanendo in Milano ancora qualche giorno, vedrà di fare il possibile per riprendere gli studi.

 

Essendo presente l’Avv. Campanari, è invitato a comunicare ai Signori Soci le eccezioni presentate al bilancio 92-93 dal Sig.r Ing.e Strazza. In seguito a ciò l’Avv. Campanari legge le seguenti eccezioni:

 

⎼ Dichiararsi irregolare l’ammortamento praticato in £60/m alla partita “costo d’avviamento“ dei due stabilimenti: doversi limitare detto ammortamento a £20/m. annullandosi così l’anticipazione di due rate annuali per detto ammortamento.

 

2°. Rettificarsi il bilancio per l’esercizio 92.93 per quanto riflette la distribuzione degli utili per i seguenti titoli:

a)    ammessa la soluzione favorevole della quistione prima, confermarsi di conseguenza un aumento di utili di £40/m.

b)    dichiararsi irregolare la registrazione fra le rendite di £ 26,763.24 per rimborso Spese giudiziali.

c)     limitarsi il diritto spettante al gerente del 15% sulle £ 26,763.24 alla somma che risulta eccedere gli utili dell’esercizio 91-92 ivi aggiunte dette £ 26,763.24, e previa deduzione del 5% spettante al capitale sociale.

 

3°. Favorevolmente risolte le quistioni di cui al paragrafo precedente, rettificarsi la cifra portata al Fondo per estinzione debito di £600/m.  in quella maggiore £ 101,210,43.

 

4° Indicarsi provvedimenti per impedire o limitare la forte sproporzione che sempre si verifica fra la produzione e la vendita degli spartiti teatrali in modo da togliere o diminuire le enormi rimanenze di fine esercizio, origine delle gravi perdite registrate nei Bilanci Sociali sotto la rubrica Scarti e deprezzamenti Archivio teatrale.

 

5° In relazione alle osservazioni generiche degli arbitri sulla elevatezza di alcune voci di spese, indicare provvedimenti perché dette spese non abbiano a superare equi limiti ⎼ e ciò in vista della circostanza che dette spese sono in generale in sensibile nuovo aumento nell’esercizio 1892-93.

 

6°. Dedursi dalle £ 28,922.65 per spese giudiziarie notarili ecc ⎼ quelle che non riflettono affari propri della ditta G. Ricordi e C.

 

7°. Confermato in £ 6/m. l’affitto attribuibile allo Stabilimento in Viale Vittoria, dichiararsi irregolare l’effettuata corrispondenza d’interessi nella misura del 5% al Sig. Comm. Giulio Ricordi sulle £ 200/m sua quota capitale non versato e sulla quale viene caricato degli interessi sulla misura del 3%.

 

Campanari = In merito a dette eccezioni, crede specialmente occuparsi della 1a. Dopo la sentenza degli arbitri si stabilirono le norme per la compilazione dei bilanci futuri in base appunto alla sentenza stessa. Ora il Sig.r Ing. Strazza ha fatto nuove obiezioni sulla eventuale rimanenza di utili, sostenendo che la rimanenza degli utili va distribuita fra i Soci. Il Gerente a mezzo del consulente della ditta fa osservare come fosse prudente il ritenere il sopravanzo di utili a formar parte del fondo di riserva per le successive rate pagamento debito di £ 600/m. e ciò per criterio di buona e prudente amministrazione e quale provvedimento finanziario previsto dallo stesso contratto sociale ⎼ osservando inoltre come una eventuale anticipata deliberazione corrispondesse al voto della maggioranza dei Soci, i quali già avevano approvato l’operato del gerente, impugnato dal Sig.r Strazza.

Quantunque l’ammortamento in più di £40/m corrispondesse ad un giusto criterio di amministrazione, pure approvato dai Sig.ri Soci, ad eccezione del Socio Sig. Strazza, tuttavia si propone di assecondare la domanda formulata dall’Ing.e Sig. Strazza, portando la detta somma di £40/m in aumento del fondo estinzione debito verso gli eredi Ricordi. Conseguentemente ritornando sulla deliberazione presa in antecedente seduta, il bilancio 92-93 verrebbe modificato in questo senso: Prelevato il 5% pei Soci, ed il 15% pel gerente, mandarsi le £40/m. a fondo estinzione detto debito, e la rimanenza in luogo di essere distribuita fra i Soci, mandarsi pure al fondo estinzione debito per le rate successive.

 

Strazza = intende che bisogna prelevare il 5% = poi pagare il debito della rata annuale di 50/m. lire: il rimanente va distribuito fra i Soci in rapporto alle rispettive carature.

 

Brentano: noi dobbiamo stare alla sentenza degli arbitri: cioè se si ha più del 5%, devesi il resto mandare al fondo per estinzione debito.

 

Campanari = prega il Sig.r Strazza ad esporre le di lui idee.

 

Strazza = ripropone la quistione sugli utili rimanenti, pure ammettendo che il gerente possa proporre e far votare dai Soci i provvedimenti finanziari.

 

Campanari = osserva come anche interpretando l’istromento Sociale nei modi voluti dal Sig.r Strazza, il Gerente potrebbe proporre come provvedimento finanziario di ritenere la eccedente somma, dal momento che si ammette che il bilancio 92-93 può essere soggetto di discussione.

 

Erba = Ben valutate, le objezioni del Sig.r Strazza non portano alcun vantaggio alla ditta.

 

Ricordi = gli ammortamenti nulla hanno a che fare col contratto Sociale: i loro criteri possono variare a seconda delle convenienze e delle evenienze. p.e: i Soci non potrebbero per tali ragioni votare anche un ammortamento di £ 100,000?

 

Strazza = risponde di no.

 

Gnecchi = crede che il Sig.r Strazza confonda lo stato di Cassa cogli utili del bilancio. L’anno scorso vi erano bisogni di cassa: tutti i Soci, meno uno, trovarono opportuno e votarono il provvedimento finanziario. Domanda quale interesse può avere il Sig.r Strazza per sollevare continuamente delle quistioni le quali, oltre che sono causa di perditempi, portano il danno di parecchie migliaja di lire male spese. P.e: anche il Signor Strazza dovrà pagare un migliajo di lire pel giudizio arbitramentale.

 

Strazza = osserva che lui ha un contratto e vuole farlo rispettare ed eseguire.

 

Brentano = a me pare piuttosto scorgere nel Socio Strazza la volontà di sollevare sempre nuove quistioni.

 

Campanari = crederebbe utile venire ad una conclusione che sarebbe la seguente: nel bilancio 1892-93 la ditta fa il solito ammortamento di £ 20,000. Le altre 40,000, prelevato il 15% del gerente, vanno a far fondo per pagare pagare il debito verso gli eredi Ricordi. Chiede se con questo provvedimento l’Ing. Strazza intende approvare il bilancio ⎼ approvando contemporaneamente che il di più anziché essere distribuito fra i Soci sia mandato a far fondo per estinzione ulteriori rate del debito.

 

Strazza = in massima approva.

 

Campanari = sulla seconda eccezione al bilancio fatta dal Sig.r Strazza, osserva essere infondata tale quistione perché contraria ad ogni regola di contabilità.

 

Ricordi = a questo modo non vi sarebbero [sic] più chiusi i Bilanci, soggetti a continue variazioni.

 

Pisa = ma questi rimborsi sono vere sopravvenienze attive.

 

Strazza = su questo punto non fa quistione.

 

Brentano = sugli altri appunti, faccio una quistione pregiudiziale, perché riflettono cose d’amministrazione e nulla hanno a che fare coll’atto Sociale. Ed appunto si studiarono i provvedimenti a prendersi: per quanto riguarda la copisteria si vedrà nell’esercizio 93-94 il risultato. Si meraviglia poi che si possano sottoporre ad arbitri degli studi fatti da lui ed approvati dai Soci, e che non possono essere di competenza di arbitri.

 

Campanari = Quando alla cessione officine, già si era disposto col Gerente = venne poi la sentenza arbitri che accollava la spesa alla ditta: perciò si aspettò per non incontrare una nuova sensibile spesa oltre quella, desiderando il Gerente udire l’opinione dei Signori Soci. Se questi opinano sia a farsi, si farà.

 

Si decide pel .

 

Gnecchi = Dalla discussione d’oggi, pare risulti chiaro che le obiezioni del Signor Strazza non portano vantaggi reali, ma si aggirano intorno a scritturazioni nei bilanci. Siamo vicini alla fine Giugno, in breve l’ufficio di ragioneria sarà occupato pel bilancio 93-94 ⎼ se si modifica il bilancio 92-93 si dà un soprapiù di lavoro, senza utilità e con grave perdita di tempo. Crede che il Sig.r Strazza dovrebbe essere di ciò persuaso ⎼ e che torma più utile lasciare il bilancio 92-93 come sta. Se poi il bilancio 93-94 sarà cattivo non si farà nemmeno l’ammortamento delle £ 20/m ⎼ per costo d’avviamento.

 

Strazza = vedrà ⎼ ma ora non lo può dire e desidera consultarsi. P.e: non capisce perché le traduzioni di opere non vanno ad aumento capitale, dal momento che aumentano il valore delle opere stesse.

 

Ricordi = crede sia una misura prudentissima.

 

Gnecchi = in ogni modo sarà una quistione da studiarsi.

 

Strazza = chiede se lasciando com’è il bilancio 92-93, si delibererà che nel bilancio 93-94 non si faccia più l’ammortamento delle £ 20/m per costo avviamento.

 

I soci approvano all’unanimità (meno il sig. Ricordi che si astiene) che * [v. richiamo di inserimento in fondo alla pagina] il bilancio 92-93 rimanga così com’è, conché l’ammortamento fatto in più per £ 40/m.a venga diffalcato in due rate di 20/m. cadauna nei due bilanci successivi.

 

Pisa ─ Per aver tempo di esaminare il bilancio, vorrebbe che fosse distribuito in settembre.

 

Ricordi ─ Il bilancio si deve compilare in 4 mesi, e quindi per l’Ottobre: si lasciarono appunto 15 giorni di tempo perché i Soci possano studiarlo ed esaminare quanto credono opportuno.

 

Pisa = Insiste.

 

Ricordi = per parte sua vorrebbe dare il bilancio anche ai primi di settembre = ma è operazione lunga. Accetta la proposta Pisa come semplice raccomandazione.

 

Strazza = raccomanda che negli avvisi di convocazione vi sia specificato l’ordine del giorno.

 

Ricordi = osserva che si è sempre fatto così, e che solo questa volta lo indicò in via generica, perché al momento della convocazione non aveva bene stabilito l’ordine del giorno.

 

La seduta è levata alle ore 17 e 15.

 

Si approva il precedente verbale.

 

Francesco Gnecchi

Giuseppe Pisa

Luigi Brentano

Giulio Ricordi

Erminio Bozzotti

Luigi Erba

 

* [richiamo di inserimento in fondo alla pagina] ferma la deliberazione di cui alla proposta del Gerente a mezzo dell’Avv. Campanari quanto al modo di riparto