Date: 25/11/1916



Place: Milano

ID: CLET002771




DOC02173.073

CLET002771

 

= Assemblea ordinaria e straordinaria del 25 Novembre 1916 =

 

In seguito ad avviso di convocazione del Gerente, quest’oggi 25 novembre 1916, alle ore 14, si sono riuniti alla sede della Ditta G. Ricordi & C. in Milano, via Berchet 2, i seguenti Soci:

 

Comm. Tito Ricordi, Gerente, in proprio e per eredi di Giulio Ricordi Voti 85 per procura del Sig.r Alfredo Colombo [voti] 2 Alberto Quinterio [voti] 5

Comm. Fco Gnecchi in proprio [voti] 14 e per procura dei Sigg.ri Cesare Gnecchi voti 5 Conte Ugo De Albertis [voti] 5 Vittorio Gnecchi [voti] 5 Antonio Gnecchi [voti] 20

Laura Ricordi Giulini in proprio [voti] 24

Alberto Ricordi in proprio [voti] 8 e per procura delle Signore Nob. Elisabetta Cristina Ricciardi [voti] 20 Bar.a Margherita Brentano [voti] 19

Barone Alessandro Rossi in proprio [voti] 10 e per procura delle Signore Anna Erba Brivio [voti] 55 Contessa Lina Castelbarco Erba [voti] 55

Max Ricordi per l’eredità Giuseppe Ricordi [voti] 38

Comm.re Giuseppe Sullam in proprio [voti] 4 e per procura del D.r Luigi Pisa [voti] 80

Nob. Luigi Origoni in proprio [voti] 10 e per procura dei Sigg.ri:Cav. Emilio Ricordi [voti] 42 Pompeo Ricordi [voti] 48

Comm.re Erminio Bozzotti in proprio [voti] 30 e per procura della Sig.ra Contessa Carla Visconti Erba [voti] 55

 

Totale voti 639

 

Risultando così rappresentato tutto il capitale sociale e valida l’Assemblea anche per la deliberazione di carattere straordinario, il Gerente, che ne assume la presidenza, dichiara aperta la seduta e chiama a fungere da Segretario l’Avv.o Edgardo Bronzini.

 

Il Segretario dà lettura del Verbale dell’Assemblea ordinaria del 23 Novembre 1915 che viene approvato, senza osservazioni all’unanimità.

 

Si passa quindi alla trattazione degli oggetti all’ordine del giorno di parte ordinaria.

“Discussione e approvazione del Bilancio dell’Esercizio 1915-1916”

 

Il Gerente presenta e comunica il Bilancio dell’Esercizio 1915-1916 che chiude con un reddito netto di £ 161.480,98 e ne spiega e commenta le varie voci raffrontandole con quelle dell’Esercizio precedente. Informa dettagliatamente sull’andamento dell’Azienda, rilevando come lo stato di guerra ne abbia più o meno colpito tutte le branche, alcune delle quali però accenna a risollevarsi. Accenna alla nuova produzione da parte delle Officine di cartoline postali illustrate per conto di terzi produzione nuova che ha già dato e che darà come è sperabile soddisfacenti risultati ⎼ Alle difficoltà portate dalla chiamata sotto le armi di parte del personale ⎼ Alla difficoltà delle provviste delle materie prime, in vista di che si è provveduto ad uno stock di carta per almeno la durata di un anno, esaurito il quale  bisognerà pur troppo affrontare il peso dei continui enormi aumenti di tale articolo.

 

Rileva come continuando lo stato di guerra le difficoltà si renderanno sempre maggiori, sicché non si può prevedere in quali condizioni sfavorevoli verrà a trovarsi l’Azienda.

 

Riferisce poi sull’andamento delle varie filiali e sui miglioramenti nelle vendite specialmente a Parigi e a Lipsia, sulle pratiche in corso presso il Ministero onde ottenere il permesso scritto per l’esportazione della musica occorrente alla succursale di Lipsia, pel quale permesso si ebbero solo sinora affidamenti verbali; sui rapporti e sulle trattative in corso col Maestro Puccini il quale, lasciata per ora in disparte l’opera “ I due zoccoletti” si sarebbe invaghito di altro soggetto “ Il Tabarro” pel quale la Casa ha provveduto ad acquistare il libretto mentre si sta ora trattando sulle condizioni per la cessione dell’opera musicale, chieste dal Maestro in limiti veramente esorbitanti; sullo stato di preparazione delle opere “La via della finestra” del M.o Zandonai, “La Nave” del M.o Montemezzi e “Il Macigno” del M.o de Sabata; sulle disposizioni prese per la preparazione di una nuova serie di Edizioni di compositori classici, tanto corrette e di gradevole aspetto esterno quando le Edizioni tedesche, in vista della ripresa delle vendite per il dopo guerra e che si spera avranno almeno l’appoggio morale del Governo.

 

Il Gerente intrattiene quindi l’Assemblea circa i provvedimenti presi in occasione dell’emissione dell’ultimo Prestito nazionale 5% sottoscritto per £ 300/mila investendovi circa £ 89/mila di Buoni del Tesoro; circa le economie realizzate durante l’Esercizio; circa i provvedimenti presi per la provvista del combustibile a mezzo del Sindaco di Lione, ostacolati poi dalla mancanza dei trasporti; circa lo stato del reclamo in via amministrativa ora pendente davanti la Commissione provinciale contro l’esorbitante accertamento del reddito di £ 400/mila fatto dalla locale Agenzia delle Imposte e ridotto dalla Commissione comunale a £ 300mila; circa le elargizioni fatte per la guerra e i sussidi agli impiegati ed operai sotto le armi; circa la definizione della pendenza collo Stato per l’abbattimento delle Affiches Gaillard liquidata con un indenizzo di £ 28/mila a favore della Ditta.

 

Infine informa sulla definizione di varie cause in corso (Gori- Palmer- Madella) con i migliori resultati per la Ditta, mentre rimangono ancora pendenti le varie cause cogli Eredi Donizzetti [sic].

 

Dopo osservazioni e domande di vari Soci alle quali il Gerente risponde fornendo esaurienti spiegazioni, il Socio Nob. Origoni legge la Relazione della Commissione di Vigilanza colla quale si propone l’approvazione del presentato Bilancio e del riparto degli utili in ragione di un dividendo del 5% al capitale, colle vive raccomandazioni al Gerente, in vista del peggioramento delle condizioni dell’Azienda, di intensificare al più possibile le economie e di utilizzare tutte le forze e le risorse per essere pronti alla ripresa degli affari a guerra cessata.

 

Nessun altro chiedendo la parola viene posto in delibera il Bilancio presentato, chiuso al 30 giugno 1916 con una resultanza di utile netto di £ 161.480,98 che, dopo prova e controprova, risulta approvato ad unanimità.

 

Viene, successivamente, approvata pure ad unanimità la proposta di ripartizione dell’utile netto dell’approvato Bilancio nella ragione di un dividendo del cinque per cento, importante l’ammontare di £ 160.000 ⎼, pagabile immediatamente, mandandosi a riserva il residuo di £ 1480,98.

 

“Nomina del Consiglio di Vigilanza”

L’Assemblea passa poi alla nomina della Commissione di Vigilanza per l’Esercizio in corso e per acclamazione, astenutisi i Soci Sigg.ri Comm. Bozzotti, Nob. Luigi Origoni e Comm. Sullam, vengono riconfermati in carica gli uscenti Sigg.ri Comm.re Erminio Bozzotti, Nob. Luigi Origoni, Ing.e Comm.re Giuseppe Sullam e Conte Giuseppe Visconti di Modrone.

 

Dopo di che, delegasi dall’Assemblea unanime il Gerente, uno dei membri del Consiglio di Vigilanza e il Segretario Avv.o Bronzini alla firma del Verbale dell’odierna Assemblea relativo alla trattazione di cui sopra degli oggetti di parte ordinaria e si passa quindi alla trattazione dell’oggetto di parte straordinaria.

 

Tito Ricordi

Il Segretario Avv. Edgardo Bronzini

Giuseppe Sullam

 

 

“Proposta di modificazione agli articoli 6,7,9,15 e 16 del Contratto Sociale e deliberazioni conseguenti”

 

Interviene all’Assemblea il D.r Federico Antonio Fenini, notaio.

 

Il Gerente constata, annuenti tutti gli intervenuti che l’Assemblea, ai sensi dell’articolo 6 [lettura incerta] del contratto Sociale, può validamente deliberare circa le proposte modificazioni statutarie.

 

Il Gerente illustra le proposte modificazioni agli articoli 6,7,9.15 e 16 del vigente contratto Sociale.

Gli intervenuti alla unanimità, convengono nella opportunità delle proposte modificazioni e deliberano quindi che gli articoli 6,7,9,15 e 16 del contratto Sociale assumano la seguente formula:

 

Art. 6 = Le deliberazioni dei Soci sia sul bilancio, sia in ordine a qualsiasi altro argomento, sono prese a maggioranza assoluta di voti, computata come al successivo Art. 7.

 

Per la validità di qualsiasi deliberazione nelle adunanze dei Soci occorrerà che vi sia presente almeno la metà dei Soci stessi e che il capitale da essi in proprio e per procura rappresentato costituisca almeno la metà del capitale sociale.

 

Occorrerà invece, oltre la presenza di almeno la metà dei Soci, la rappresentanza di almeno la metà dei Soci, la rappresentanza di almeno due terzi del capitale, fermo quanto stabilito dal successivo patto 15 per i casi ivi contemplati, per deliberare intorno allo scioglimento anticipato o proroga della Società, alla riduzione reintegrazione ad aumento del capitale, alla fusione con altra Società, e in genere a qualsiasi modificazione del contratto sociale.

 

Art. 7 = Ogni socio ha diritto al voto. Il voto si computa in ragione della entità della quota rappresentata dal Socio sia in proprio che per procura. In niun caso però un voto potrà computarsi come rappresentativo di una quota di più che 600.000 (seicentomila) lire, qualunque sia il capitale del Socio, in proprio o per procura rappresentato.

 

Art. 9 = In luogo di “a mezzo di tre Consiglieri di Vigilanza” leggasi “a mezzo di quattro Consiglieri di Vigilanza”. Invariato il resto.

 

Art. 15 = Nel caso che un Socio accomandante intendesse di alienare in tutto o in parte la propria quota sociale, dovrà previamente informare la gerenza, notificando le condizioni della cessione, e ciò per l’esercizio del diritto di prelazione che nel caso di un unico Gerente spetterà al medesimo, ed in caso di due Gerenti spetterà ad essi in comunione, con obbligo ai medesimi di farne dichiarazione nel termine di cinque giorni, trascorsi i quali la prelazione spetterà ai soci accomandanti, che avranno un termine di dieci giorni per fare al socio alienante le loro dichiarazioni e prendere col medesimo gli opportuni accordi.

Non venendo nei detti determinati termini esercitato il diritto di opzione, l’alienazione formerà oggetto di deliberazione dei Soci.

 

Qualora il cessionario sia riconosciuto beneviso da tanti soci che rappresentino almeno i tre quarti del capitale sociale, l’alienazione potrà aver luogo, restando delegato il Gerente a rilasciare la relativa dichiarazione ai sensi dell’Art. 96 Cod. Comm.

 

Resta però espressamente stabilito che l’alienazione non avrà alcun effetto, né verso la Società, né verso il cessionario ed i terzi in genere, se non verrà stipulata per atto pubblico, e se questo con la predetta dichiarazione del Gerente, non verrà depositato, trascritto, affisso e pubblicato ai sensi e per gli effetti del citato Art. 96 Cod. Comm.

 

L’esercizio del diritto di prelazione e la deliberazione dei Soci non avranno luogo qualora l’alienazione venga fatta ad altro Socio. Resta però integralmente fermo anche per tal caso come pure per il caso di opzione esercitata ai sensi della prima parte del presente Articolo, il disposto del precedente Capoverso circa la forma e gli effetti dell’atto e l’osservanza delle formalità prescritte dall’Art. 96 Cod. Comm.

 

Le disposizioni del presente Articolo si applicano anche alla alienazione totale o parziale della quota del Gerente o dei Gerenti, beninteso in quanto essa sia consentita dal presente contratto sociale.

 

Art. 16 = Nel caso di morte di un Socio, qualora l’erede o gli eredi siano fra le persone chiamate a succedere dal Libro III capo I° sezione III e V del Codice Civile la sua quota sociale diventerà di loro proprietà ed essi dovranno fare analoga dichiarazione di accettazione per atto pubblico da assoggettarsi alle formalità dell’Art. 96 Cod. Comm. Ove gli eredi siano più essi dovranno nominare un unico rappresentante beneviso agli altri Soci, conferendogli facoltà di rappresentarli nei rapporti colla Società.

 

Se per disposizione testamentaria la quota venisse a spettare a persona diversa da quelle sopraindicate, essa potrà venir rilevata in primo luogo dalla Società, poi dal Gerente, poi dai Soci accomandanti con le norme tutte stabilite dal precedente Articolo anche per quanto riguarda la forma e gli effetti dell’atto relativo e l’osservanza dell’Art. 96 Cod. Comm.

 

Nel caso che né il Gerente, né la Società, né i Soci accomandanti superstiti esercitassero il diritto di prelazione, la persona a cui fosse per testamento devoluta la quota, potrà o ritenere la quota stessa facendone dichiarazione per atto pubblico da assoggettarsi alle formalità di cui sopra, qualora riconosciuta benevisa da deliberazione dei Soci assunta con la maggioranza indicata nel precedente Articolo, oppure alienarla a persona estranea alla Società, purché del pari riconosciuta benevisa con la maggioranza stessa, ferme sempre le norme stabilite dal 1° e 2° capoverso del precedente Articolo 15.

 

Gli intervenuti = Laura Ricordi Giulini, Max Ricordi, Alessandro Rossi, Giuseppe Sullam, Erminio Bozzotti, Tito Ricordi, Francesco Gnecchi, Alberto Ricordi, Luigi Origoni = in segno di tale loro deliberazione ed approvazione hanno sottoscritto sia in proprio che nei nomi l’originale verbale, autenticato nelle firme dal D.r Federico Antonio Fenini, notajo.

 

Dopo di che, esauriti gli argomenti posti all’ordine del giorno, il Gerente dichiara sciolta la seduta alle ore 16.30.

 

Giuseppe Sullam

Avv. Edgardo Bronzini

Tito Ricordi