[8 Febbrajo 1885]

Caro Tornaghi.

Ti ho telegrafato adesso per la nebulosa e spero che a quest’ora a Roma penseranno ad attuarla. Sta però il fatto che la prima volta che si eseguì con me il Mefistofele all’Apollo la nebulosa non c’era, ma non c’era per la semplice ragione che mi è venuto in mente di servirmene dopo quella stagione. Ecco la spiegazione del dispaccio che ricevesti da Roma.

Ti prego di far dare al Paul o Pohl che sia una risposta qualunque, affermativa o negativa ma subito per non lasciarlo più nell’incertezza.    

Le ragioni che tu adduci per non pubblicare la raccolta di Bach sono gravi e certo lo convinceranno.     

Fammi un altro piacere. Nel resoconto di fine d’anno del mio avere non ho trovato segnata la liquidazione dell’ultima Season del Covent Garden che era ancora pendente nel Giugno scorso se non mi inganno. Ti prego di guardare nei tuoi registri se quella liquidazione fu fatta. Non ti ho mai domandato prima d’ora di verificare questo punto perché ho ricevuto il resoconto il giorno stesso della mia partenza e perché credendo di ritornare a Milano per la metà di Febbrajo contavo chiedertene a voce. Resterò a Nervi tutto il mese e forse qualche giorno del Marzo.    

Mi dispiace d’aver scritto a Giulio una lettera scherzosa mentre era ancora ammalato, sono contento di saperlo in via di risanamento    

Salutamelo affettuosamente come io saluto te       

tuo       

Arrigo Boito

P.S. Mi rammento che col Gye avevamo un contratto per un triennio ma mi pare d’esser certo che l’anno scorso era fuori del termine dei patti primitivi.