Milano 5 Dicembre 905

Caro Sor Giulio, Vi prego mandarmi, possibilmente con qualche abbondanza, l'importo del secondo semestre 1905, de' miei diritti d'autore. So bene che al principio di Dicembre non si possono esigere i conti maturati sino alla fine, ma nei computi teatrali il miracolo in gran parte si può fare; ed io, che sono ancora qui invalido, mi rivolgo al vostro sommo potere ed al vostro buon volere perché lo facciate. Io sono da una diecina di giorni in uno stato di semi convalescenza penosissimo. 

Il medico mi stimola alla pazienza ed io la vado perdendo ogni giorno di più, ma devo però riconoscere che una lenta miglioria si va compiendo ogni giorno. 

Non vedo l'ora di lasciare le coltri e di riprendere un po' di lavoro. Sarà, a quanto pare, verso Natale. Farò in tempo per voi e per Puccini?

Vostro aff. mo

Giuseppe Giacosa