Date: No date



Place: s.l.

ID: LLET000220




ore 9 - 15 '900

Cariss° Signor Giulio:

Leggo i giornali - faccio l'analisi e la critica delle critiche - rifletto - tiro la somma e dico: che colla Darclée quel 2°atto avrà anche peggiori sorti!

In Lei, a Milano non ci vorrei neppure il socio-divo!- Quando non c'è l'anima è inutile pretendere di ottenere quegli effetti tragici che sono esclusivamente effetti d'anima. - Questo per lo spettacolo!-

Dell'opera nulla posso capire dalle critiche; - io non la conosco - o se la conosco è piuttosto un'opera “La Lupa” che conosco, che non Tosca, poiché le poche melodie di Tosca erano nel “La Lupa”! Contrariamente a quello che si fa fra collaboratori, io fui quasi sempre escluso da qualunque audizione. Niente delle belle, indimenticabili, calorose discussioni del tempo di Bohème!. Ella mi ha detto, parmi, che Puccini non ha agito meglio con Giacosa. Dunque i suoi collaboratori furono trattati come dei servitori di scena!- Con me si è fatto anche peggio, perché contro di me si è aggiunto l'inesplicabile contegno dell'Editore il quale ha voluto perfino escludermi dal libretto e neppure volle inviarmene le bozze - come era doveroso! È detto tutto dicendo che solo jeri l'altro ebbi il libretto - quando a Roma già era in vendita da una settimana!Supponiamo un po' che io avessi protestato un libretto apparso con mio nome e senza il mio licenziamento?

Ella, caro Sig. Giulio, sente le amarezze che prova Lei ma a quelle degli altri non ci pensa!. Sicuro; Ella sa il mio rispetto, più ancora, il vero affetto e questo basta a tranquillizzarLa.- Per l'Editore sta bene, ma per Giulio Ricordi non è bello!- Certo che ora capisco bene il gran perché di questa Tosca en cachette!- Il libretto presente è così mutilato, antimusicale, che si può dire l'ombra, il programma di quel libretto che aveva entusiasmato Giulio Ricordi. La Perseveranza si scaglia contro la tetraggine e la metrica del libretto, la lirica della lettera di Cavaradossi che aveva saputo commuovere un Verdi! Vi era l'inno latino....l'inno latino...l'inno latino..e quel finale la di cui abolizione ha costituito o un'atto di bestialità o uno di pazzia. Ma consenziente Giulio Ricordi non è stato neppur permessa la più leggiera protesta contro codesta mancanza di buon senso che faceva impoverire nella sua essenza musicale non solo l'ultimo atto ma = la poeticità della Tosca per musica =.

Dove si appalesa poi la estrema meschinità dell'arte di fare le opere di Puccini è la soppressione della = descrizione del sorgere dell'alba a Roma = nel preludio - scena dell'ultimo atto!- Senza riflettere che la descrizione era non solo necessaria nel libretto ma indispensabile per richiamare l'attenzione del pubblico su quel preludio-scena - perché quei dettagli di chiese etc...etc..erano ragione e perché del brano. Così è sembrato lungo e monotono e il gran da fare, e il gran denaro per le campane hanno costituito una pazzia di più perché passato pressoché inosservate[.]

Per Milano jeri si diceva di una lettera violenta scritta da G[iulio] Ricordi a Puccini appena ricevuto da Torre del Lago il 3° atto!. Se così è e se l'ozio è il padre di tutti i vizî l'orgoglio è quello di tutti i maestri....come Puccini! Egli non ha solo mancato di rispetto al lavoro degli umili suoi collaboratori ma si è infischiato anche del risentimento giusto, sacro, benefico perché artistico del suo Editore che si chiama anche G.[iulio] Ricordi ed è anche J.[ules] Burgmein!

Per queste ragioni - ed altre che a Lei certo non sono ignote - non troverà strano che, visto oramai che il mio modesto lavoro è discutibile se possa o no come una volta corrispondere, mi prenda commiato da Lei, cariss° Signor Giulio, portando però con me, nel dispiacere presente, le memorie carissime di cortesie affettuose in giorni non lontani e indimenticabili.

Suo devotmo e affmo

L.Illica

Transcription by Archivio Ricordi
Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 1
Size 265 X 218 mm

Letter name LLET000220