Date: 12/1902



Place: s.l.

ID: LLET000221




[xbre 902]

Cariss° Signor Giulio,

contemporaneamente ad una lettera di Puccini ricevo il Suo panettone! Panettone e lettera sanno (come scrissi a Puccini) di Butterfly! In questo non faccio che prevedere le trovate dei Migone, dei Zambelletti e degli Atkinson!.

Quando Butterfly verrà fuori vedrà, caro Signor Giulio, quante cose: alla Butterfly!

Quando Puccini verrà e quando Ella sentirà la scena della lettera...e quando, sopratutto, Ella sentirà il Suo cuore stringersi in uno spasimo affannoso allorché Butterfly corre e torna e presenta il bambino, Ella comprenderà i miei entusiasmi! Sono sicuro che allora solo Ella vedrà come quel benedetto Consolato (dopo!) avrebbe pesato su tutta l'opera. No; dopo la lettera e la presentazione del bimbo tutto deve correre drammaticamente alla catastrofe, sia in un quadro, sia pure in due quadri, ma tenendoci però nel  medesimo ambiente.

Scendere quella collina, giù da quel sentiero che noi conosciamo tanto, passare pel porto, attraversare la città europea, entrare nella contrada del Consolato........ Non sente Ella che fatica? Non è una distrazione inutile?...

Ho ragione di credere che un po' di calma regni intorno al famoso lago di Massaciuccoli! Auguriamocela, e sarà un fervido augurio che noi facciamo a noi stessi!

Hanno detto che Franchetti fa due opere, una con Fontana, l'altra con Giacobbe!.. O perché non si è deciso subito? Tanto più che tanto una che l'altra opera erano decise prima dell'andata in scena di Germania!!

Perché dunque la commedia di colloquii con Lei e me per la nuova opera, alla ricerca del soggetto? Perché tenere Lei e me per il naso colla Perugina e Pompei? Perché far nascere canagliescamente quello che è nato? Come se io fossi così stupido da non capire che dopo Germania il baronissimo sarebbe andato dai pourceaugnac...non fosse altro appunto perché Germania era stato un successo!. Se i miei nervi sono scattati (torno a scriverlo per l'ultima volta) è perché io sentivo la puzza di giudaismo e mi è fortemente rincresciuto di vedere ingannata la Sua buona fede. [nota manoscritta a matita: Vd. La continuazione di questa lettera al num.81]

Nel mio scatto di nervi, caro Signor Giulio, c'è un'altra ragione.

In questo orribile mestiere mio, in tempi che ogni piccolo critico o minuscolo cronista vuole essere il più grande dei commediografi o il più alto dei librettisti, la così detta vita d'arte è una vera guerra civile! aggiunga a questo la mancanza di dignità e di coraggio di certi maestri che tremano avanti ad un articolo di critica perfino quando sono alla ritirata!! Orbene io mi sono fatto una specie di scrupolo nell'invadere il campo lavorato da altri!..

Il M° Falchi m'ha fatto chiedere due anni fa un libretto; ho risposto: Ella non ha avuto un successo con Fleres? Continui con Fleres!=

Giordano m'ha chiesto per Cilea or ora un libretto e ho risposto come sopra!

Dopo Bohême ho offerto Tosca a Giacosa perché mi pareva che Giacosa ne avesse il diritto, un vero diritto!  E potrei continuare.....!

Per questo i miei nervi sono scattati, non per Franchetti, ma quando Ella in buona fede ha proprio creduto che il bisogno di una collaborazione giustificasse artisticamente il desiderio del Franchetti. Ella ora può vedere! Ed Ella ora può convincersi! Era una commedia! La buona fede di Franchetti è giudaismo! E non creda che io scriva così, perché risentito, Io ero stanchissimo di avere a fare con lui!.. Sono completamente indifferente! Ché se fossi vendicativo.......le nuove due opere, il viaggio in Grecia e la Tavola rotonda...per le sedute spiritiche....! Ella può comprendermi!

Ché se io ne scrivo ancora a Lei è - (alla fine di questo anno tumultuoso) - per ripeterLe quanto Le ho sempre detto “che la più piccola piccola piccola cosa che mi venga da Giulio Ricordi - sia in bene sia in male - mi arriva all'anima, mi strappa un grido di dolore o mi sa trascinare alla esaltazione dell'entusiasmo!”

E ben venga Butterfly! Ben venga Butterfly col suo buon odore di “successo”! Questo è l'augurio mio che faccio a Lei, augurio un po' troppo da egoista, ma io non lo faccio però soltanto esclusivamente all'Editore ma a quel Giulio Ricordi che “sia in bene sia in male” sa comandare all'anima mia come il vento alla bussola!.

Suo

Illica

Carissimo Sgr Giulio.

Grazie del panettone; vivissimi augurï a Lei e alla Sua Famiglia -

Devotis.ma Rachele Illica-Gatti.

Transcription by Archivio Ricordi
Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 2
Size 180 X 113 mm

Letter name LLET000221