Date: 21/3/1868



Place: Genova

ID: LLET000989




G[enova] 21 Mar[zo] 1868

Caro Giulio

Dicono che ogni lettera merita risposta, massima che io non seguo sempre, perché se dovessi rispondere a tutte quelle che ricevo, vi sono dei momenti che le 24 ore del giorno, non basterebbero. Vi hanno altresì lettere, a cui una risposta qualumque, riesce difficile, forse compromettente, per lo meno inutile. L'inutile non bisogna mai farlo, per quanto è possibile.––  Questo è il mio caso attuale. Dovrei rispondere una lettera a Bonola che m'invita a venire alla prova generale del D.Carlos!!! Cosa verrei a fare?..una delle tre: o dir nulla, o male, o bene dell'esecuzione.

Dir nulla, sarebbe una scortesia:

dir bene, sarebbe batter la gran cassa:

dir male porterebbe un vero inferno! Aggiungete ancora, che sarebbe cosa inutile.–– Bonola m'ha conosciuto, quand'Egli era ancora troppo giovine, e non sa ch'io non sono di troppo facile contentatura, e che evito sempre di sentire le mie opere, perché temo di trovar a ridire. Perfino a Bologna, ove si dicevano meraviglie dell'esecuzione, mi sono astenuto d'andarvi, perché chi sa, quanti rimarchi avrei avuto a fare al nostro carissimo Testa falsa.

Gli avrei forse fatto passare un cattivo quarto d'ora: era cosa inutile e son restato a SAgata.

Mi vien da ridere quando leggo, o sento dire , "un'effetto che l'autore non s'era immaginato! Poveri innocenti! Per quelli che non conoscono né canto, né orchestra può darsi; ma per me non ho mai trovato né cantante né orchestra, che m'abbiano reso tutto quello che domandavo.-

Se l'Impresa e la Direzione della Scala, avessero creduto che il D.Carlos meritasse tempo abbastanza largo, a ben eseguirlo, io sarei venuto ed avrei fatto le prime prove, e le ultime di canto, quelle di scene, e quelle di orchestra. Quando io fui invitato, diedi un'occhiata di andamento del vostro teatro, prevvidi, o almeno dubitai, che il tempo sarebbe mancato, e risposi, che vi sarebbe sempre tempo per me d'accettare. Alla Scala si è sempre creduto e si crede (questa del D.Carlos ne è solenne prova) che le mie opere possano andare a tambour battant. Ciò è ben umiliante per me! Voi però siete là, custode degli interessi della vostra casa e miei, siete onnipossente, perché col vostro fiat, potete dire non si faccia. Vegliate dumque e fate che l'opera sia eseguita convenientemente, e non abbiate riguardi a dir quando deve essere .

Mi farete il piacere di dire a Bonola che per queste mille e una ragioni non posso venire a Milano e mi scusi se in questa circostanza non posso rispondere alla sua lettera.

Parto domattina per SAgata. Scrivetemi del giorno della prova generale, e della prima recita. Se vi fosse da mandare un telegramma dirizzate "Maestro Verdi – Alseno"- Il capo stazione d'Alseno mi manderà un'espresso. Addio

G.Verdi

Ricevo il vostro telegrafo del D.Carlos a Pest. Grazie. Sarebbe dura che andasse male a Milano. ––

Transcription by Archivio Ricordi
Named people
Giuseppe Bonola

Named works
Don Carlos

Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 1
Envelope 1
Size 205 X 130 mm

Letter name LLET000989