Genova 15 Dic: 1868
Verrò io stesso a Milano per fare le prove che crederò necessarie della Forza del Destino cambiando il Finale ultimo e diversi altri squarci quà e là, nel corso dell'opera.
Non voglio aver nulla a fare coll'Impresa della Scala; non voglio esser messo sul cartellone; e non resterò alla prima rappresentazione, la quale non potrà darsi senza mio permesso. Non obbligo a scritturare Tiberini che non conosco, ma se Mongini stesse male, o non piacesse a Milano, queste mie obbligazioni saranno come non avvenute.
A te resterà la proprietà dei pezzi nuovi, eccettuato solo l'obbligo di darne copia all'Impresa del Teatro di Pietroburgo se te li domanderanno.
In compenso di tutto, tu mi accorderai
1.° I diritti d'autore, secondo la legge e come si fece nel D. Carlos.
2.° Mi pagherai quindicimila Lire.
Se queste proposizioni ti convengono, stà bene, se no, senza complimenti, scrivimi una parola e tutto sarà finito.
Addio intanto e credimi
Aff.
G. Verdi