Genova 17 Marzo 1894
Caro Giulio
Voi dite benissimo!... Tutti dicono benissimo!... Ma dico benissimo anch'io, quando dice che ho quasi ottantun'anni, che le forze diminuiscono giornalmente da quando sono ritornato da Roma, che non posso camminare come un'anno fà, che sopporto più la fatica, il chiasso et et .
Voi mi eviterete le noje, diceste!.. L'intenzione è buona ma difficilmente vi riuscirete. Però prendo nota della vostra parola nel caso mi sentissi in forze per affrontare questo viaggio che non desidero, perché non so quali conseguenze potrebbe avere non solo fisicamente, ma anche artisticamente. Ripeto per la centesima volta che la mia presenza a l'Opéra Comique, come sono ora fissate le cose, non potrà giovare a nulla, e potrebbe anzi produrre molto male. Intanto io so che la voce della Delna, benché splendida, non è abbastanza bassa per la parte di Quikcly [sic]! Cosa succederà del Quartetto del Finale 2do e di tanti altri squarci bassi sparsi quà e là? Quel Quartetto bisogna che abbia il suo effetto non tanto per la musica, quanto per l'azione scenica, perché mette subito in evidenza il carattere delle comari, che infine sono esse che fanno la commedia. So anche che l'artista per Nannetta è un pò massiccia. A Parigi lo sapete, si bada molto al Physique du rôle, e se è grassotta come potrà correre, saltare, ballare et et? Forse gli uomini saranno migliori, ma dovrebbero in questa commedia essere migliori le donne. Più temo vi sieno altri guai più in giù.
Ciò malgrado tutto è possibile anche di venire a Parigi contro ogni mia volontà. Non mai però senza una vostra parola che m'assicuri della valentia degli esecutori, e badate sieno addattati [sic] alle parti che devono rappresentare.
Boito mi scrive oggi in una lettera brillante di andare tutti insieme a Parigi il 26. Nò: non è possibile. Voi mi diceste che sareste andati voi altri precisamente il 26 e che e che dopo aver sentito qualche prova mi avreste telegrafato solennemente e profeticamente, sotto vostra responsabilità...
"Bene. Venga a Parigi" oppure..... ["]Resti a Genova" Sul viaggio e sull'alloggio vi scriverò domani. Intanto saluto
aff
G Verdi
P.S. Che consolazione se trovaste il modo di telegrafarmi "Resti a Genova["] Quanta gratitudine mia! Eterna!..in questa vita e nell'altra!