Carissimo Sig^r. Giovanni

Ho assoluto bisogno ch’ella si adoperi per me con tutta l’amicizia.

Il Sig^r. Berettoni mi scrive che i Cori alle prove non hanno prodotto un grande effetto, che i Maestri di Bologna non sono molto persuasi sul merito della Luisa, che da Livorno gli venne scritto freddamente ecc. ... ed un milione di sciochezze [sic] simili da ragazzo ... e che in conseguenza di tutte queste belle cose egli non intende di dare più la Luisa per 2^da Opera. Il Sig^r. Marchese Zampieri che si trova a Firenze e che fu egli stesso che mi consegnò la lettera in quistione del Berettoni, mi assicura che certo M°. Aria concertatore a Bologna è invidiosissimo di tutti i giovani compositori, per cui niente di più facile che costui abbia sparse voci dubbie su questo mio lavoro. Infine io vorrei e la prego caldamente di scrivere a Mossini di ripiegare a tutte queste faccende, e d’altronde io sono contentissimo che il Sig^r. Mossini dichiari anche publicamente [sic] se questa Luisa è un lavoro discreto, buono, o cattivo. Se questo animale di Berettoni non da questa Opera io vado a perdere molto nel concetto pubblico essendo che tutti i Giornali hanno annunciato che aveva a prodursi a Bologna: fors’anche mi nuocerebbe per Firenze. La prego adunque Sig^r. Giovanni di volermi proteggere, e di scrivere chiaramente e senza riguardi al Berettoni dicendogli che sono porcherie di far del male ad un’artista [sic] nascente. Gli è certo che Mossini potrà accomodare il tutto. Ho scritto a Berettoni che io non intendevo saper nulla di tutte queste sue fanfaluche e che il Sig^r. Ricordi ed io avevamo un buon contratto nelle [***] e che doveva esaurirsi. Mi creda a tutta prova

Il suo aff^mo Amico

Gualtiero Sanelli

Firenze 10 Ott.^bre 1846