Al Sig.^r Giovanni Ricordi

Negoziante di Musica

Contrada degli Omenoni

Milano

Mio carissimo amico

Lucca li 12 Marzo 1843

Scrivo la presente per accusarti ricevuta della tua dell’otto corr. e per dirti che infinito piacere provai nel conoscere che tu facesti diffinitivamente l’acquisto della mia Fidanzata. Disponi di me in tutto ciò che posso valere. Debbo inoltre dirti che il Principe di Cutò è l’assoluto proprietario della mia Maria Tudor e che in questo stesso corso di posta ne ho dato avviso in Napoli al suo Figlio Figlio[?] prevenendolo in pari tempo d’aver io scritto al prelodato Principe onde ti preferisca. Spero che le mie premure non riusciranno infruttuose. –

La dedica della mia Messa di Requiem vorrei destinarla al mio primo Istitutore al chiarissimo Maestro Tommaso Marchesi in segno di quella gratitudine che le professo per l'avermi con tanto amore iniziato ai primi misteri dell’arte. – Se mi favorirai in ciò te ne sarò gratissimo. – In prova che io non ho neanche l’idea di risentimento contro il valentissimo Sig.^r Battaglia, né contro chi che sia, ti accludo poche righe da me dirette all’estensore della Gazzetta Musicale onde rettificare alcuni errori che sono incorsi nella Biografia del trapassato pianista Schoberlechner [Franz de Paula Jakob Schoberlechner, † 7/1/1843]. –

Addio. – Quando mi sarà dato vederti? … Il Dio lo sa.

L’aff. [****]

G. Pacini

P.S. Avrai di già saputo da tuo Figlio tutti i trionfi della Fidanzata, e quale sia l’esito dell’ultima recita data in S. Carlo con la Tadolini. Saprai inoltre che la mia Maria Tudor a Palermo seguita a destare entusiasmo e che la nuova Impresa di quel R. Teatro mi ha attivato onde io vada a comporre una nuov’opera l’anno corrente, alla quale gentile offerta risposi che sarà da me accettata per l’anno venturo epoca in cui dovrò trasferirmi in Napoli per dare alla luce altro spartito sulle scene del Teatro Massimo! E Merelli non mi vuole? … pazienza.

Mi protesto nuovamente

Il Tuo Pacini