Mio caro Giovanni.

Lucca 26 Maggio 1843

Le parti da me ridotte sono trascritte in due righe come osserverai dalla presentazione che t’invio. – Fai che il copista non abbia a equivocarsi. Ti ho rimesso pure un foglietto di Partitura che servir deve dopo la Romanza di Alberto onde attenuare di Tono il Rec. [Recitativo] che precede il duetto fra Rosa ed Alberto. – Sono oltremodo contento di averti favorito come sono altresì sodisfattissimo della stampa della mia Messa di Requiem! Bella, bellissima edizione degna del tuo stabilimento. Io ne vorrei più d’un esemplare! Sarai tu condiscendente nel favorirmi? – Te ne sarò gratissimo.
Ti raccomando di rendere di Pubblica Ragione la Lettera già nota unita. – Voglimi bene. – Mandami presto le due partiture da ridurre. Cioè quella del Rec. [Recitativo] e Romanza, ed aria d’Alberto.
S’io ne avessi il tempo ti avrei servito senza affidare la riduzione ad altri, che però sono certo sarà esattissima avendo tu tra i tuoi Maestri persone di vero merito! – Ti raccomando l’affare di mia Moglie. –Curati di [?] [****] l’invio dello spartito del Duca d’Alba, della Fidanzata e la Messa. 

Il Tuo Pacini

P.S. Quando devi spedirmi Musica compiaciti d’inviarla col mezzo della tua casa di Firenze, onde risparmiare delle molte spese, poiché da Firenze a Lucca ho mezzo di ricondurre il tutto, senza di [****] costo, e ciò per tua e mia economia.

Il Tuo Pacini