Lucca 2,, Giugno 1843,,

Caris. Amico
Grato oltremodo alle espressioni contenute nella vostra cara del 29,, Maggio decorso, scrivo la presente per ringraziarvi dell’invio del Duca d’Alba che stò attendendo con impazienza unitamente ai due pezzi trasportati della Fidanzata, qui retro troverete la forma pel frontespizio della mia Messa di Requiem, non che una lettera accompagnatoria che ardentemente vi prego fare seguire al frontespizio anzidetto.
Spero che la censura non troverà ostacoli ad appagare questo mio desiderio, e che voi pure vorrete obbligarmi in ciò: sollecitatene, ve ne prego, la pubblicazione; rammentatevi in oltre che il vostro Sig. Padre mi disse avere già in pronto un Articolo sul conto di questo mio lavoro da pubblicarsi col mezzo della Gazzetta Musicale. Gradirei sapere il quando sarà ultimata la stampa della Fidanzata Corsa, e bramerei in oltre che vi compiaceste accordare il nolo dello Spartito all’amico Lanari per il prossimo Autunno di Roma; e non già a Iacovacci: ne ho le mie forti ragioni. Vi ringrazio di quanto mi dite sul conto della Eredità di mia Moglie, e salutandovi caramente mi protesto 

Vostro Aff. Servo ed Amico
Giovanni Pacini
[firma autografa in calce alla lettera dettata]