Date: 11/9/1917



Place: Sanremo, Imperia

ID: LLET003640




San Remo 11 Sett. 1917
 
Carissimo Clausetti, avete ragione. Non pensavo più alle riduzioni di De Cristofaro ricevute a suo tempo, e lette. Ma mi proponevo (visto che non c’era urgenza) di parlarvene alla prima occasione.
A occhio e croce (pensate che in queste settimane tutta la mia cura è dedicata alle ultime pagine del mio nuovo lavoro - e i vecchi mi interessano … un po’ meno!) - a occhio e croce dunque dunque posso dirvi che le riduzioni di “Risurrezione” e “Zilah” eccetto quà [sic] e là qualche lieve modifica, vanno. Quella dell’“Ombra” va meno. Il difetto principale è che non conclude. Termina (come del resto nell’opera) sulla quinta. Ma nell’opera quel punto è una sospensione per attaccare un novello periodo .. mentre in un “pezzo”, che in fondo deve esser suonato da “amateurs”, non si cadenza sulla dominante con tanto di 7a. .., non vi pare? .. E poi questo pezzo è tutta una preparazione: nell’opera si sa a che cosa; nel pezzo no - e l’effetto è totalmente mancato. Perché invece tal preparazione abbia uno scopo, occorre aggiungervi un periodo musicale che la giustifichi - e questo è subito trovato: non c’è che trasportare di mezzo tono sopra (cioè in re b) la chiusa del 2°. Atto [dettaglio della battuta musicale: v. olografo] (4a. battuta e seguenti della pag. 197). Si ottengono così unità e logica – e il “pezzo” avrà un senso – altrimenti è inutile sperperare quattrini e lavoro!. -
Io credo che un riduttore dovrebbe avere di queste iniziative - se no la sua fatica diventa d’un esasperante meccanismo!. … Io ripasserò per Milano nella seconda quindicina d’ottobre - ed insieme rivedremo le riduzioni in questione.
Anche Teretschenko mi scrive appunto oggi parlandomi con gran calore “du grand succès, très grand surtout à la deuxième!” di Deauville. Mi dice che ha intenzione di far dare il lavoro a Lione, “n’ayant malheureusement pas les droits pour Paris”. Se son rose …!. Ma è in Italia, magari in Provincia, che bisognerebbe insistere: perché è quella l’opera per un pubblico vergine!. A Bologna vidi Gasco [Alberto Gasco, critico musicale] della Tribuna [quotidiano: 1883-1946] che mi chiese perché non mi occupassi di farla dare a Roma. Io? … Con tanta sete di “nazionalismo” sarebbe questo un buon momento!. - Ma basta. A rivederci in Ottobre – e tanti saluti a Tito – e sempre cordialmente
vostro aff.mo
- Franco Alfano -
 
P.S. Non vi par buffo che siano stati bissati i due pezzi più convenzionali dell’opera? Quelli di “Simonson”?. -
Transcription by Tiziana Gambaro
Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 1
Size 178 X 113 mm

Letter name LLET003640